Bonus baby sitter, un emendamento alla manovra chiede la reintroduzione. Cosa prevede

Ecco cos'è e come funziona l'agevolazione destinata alle famiglie con figli fino a 12 anni

Tra gli emendamenti alla legge di bilancio c'è quello che riguarda il bonus baby sitter. La proposta è di estenderlo per 12 mesi, a partire da gennaio 2023, per le mamme con reddito familiare uguale o inferiore a 35 mila euro annui. L'obiettivo è aiutare i genitori a far fronte al consistente aumento degli stipendi, che riguarda anche colf e baby sitter, che scatterà a gennaio con l'adeguamento dei salari al costo della vita.

Baby sitter
Baby sitter

Cos'è il bonus baby sitting (o baby sitter)

E' stato introdotto dal decreto Cura Italia, poi ampliato e rimodulato dal decreto Rilancio per assistere i figli minori in didattica a distanza o in quarantena durante l'emergenza Covid, sia per l'anno 2020 che per il 2021. I destinatari sono i genitori di figli minori di 12 anni dipendenti del settore privato, iscritti in via esclusiva alla gestione separata o autonomi iscritti all'Inps o alle casse professionali, ma anche medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, tecnici di radiologia medica, operatori sociosanitari, personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico che è stato impiegato per le esigenze legate all'emergenza Covid 19.

A quanto ammonta

L'importo arriva ad un massimo di 1.200 euro e può essere utilizzato per servizi di baby sitting e centri estivi. Può arrivare a 2.000 euro se i genitori richiedenti sono lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato o personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il bonus baby sitting può andare anche a parenti, come i nonni, che si occupano dei minori, come compenso per l'attività svolta.

Come viene erogato

Il bonus viene erogato dall'Inps tramite il libretto di famiglia, dove vengono indicate le prestazioni di baby sitting (per ogni ora è previsto come compenso un voucher da 10 euro), mentre per ludoteche, centri estivi, e così via, il bonus viene accreditato direttamente sul conto corrente indicato dai genitori. Nel 2021 la domanda per richiedere il bonus centri estivi e servizi integrativi dell'infanzia - che va fatta online tramite il sito dell'Inps  - poteva essere presentata entro il 15 luglio. E' possibile fare domanda anche per piuù figli, ma fino all'importo massimo di 1.200 o 2.000 euro.