Bonus auto elettriche 2022: come funzionano gli incentivi

È in arrivo il bonus per l'acquisto di auto a basse emissioni: ecco come il governo pensa di impostare i finanziamenti, i tempi e le categorie di auto coinvolte

Gli incentivi per la transizione ecologica del settore auto

Gli incentivi per la transizione ecologica del settore auto

Il bonus per l'auto elettrica 2022 è in dirittura di arrivo, ma esistono indiscrezioni che anticipano l'entità del bonus, la durata nel tempo e i mezzi sui quali si applicano gli incentivi per favorire la mobilità ecologia. Prima di tutto, ad esempio, non sarà dedicato solo alle auto elettriche, ma anche a quelle alimentate con fonti tradizionali. In secondo luogo, si tratta di un intervento di tipo strutturale e non una tantum: si parla di un decreto che promuove gli incentivi auto fino al 2030, con tetti di spesa alti (fino a 35 mila euro) e contributi ingenti (fino a 9 mila euro per l’acquisto di un'auto 100% elettrica). Un segnale atteso dalle aziende automobilistiche che stanno soffrendo della pesante crisi innescata dalla pandemia. Vediamo di capire meglio come potrebbe funzionare il sistema di finanziamento all'acquisto di auto a basse emissioni, che fa parte del decreto del 18 febbraio dedicato al sostegno statale al caro bollette.  

Bonus auto elettrica, come funzionano gli incentivi

I primi dettagli sulla bozza del provvedimento di governo, che dovrebbe rilanciare il comparto auto favorendo al circolazione di mezzi elettrici e ecologici, fanno pensare a un finanziamento massiccio. Gli incentivi dovrebbero aggirarsi sugli 800 milioni di euro per il 2033, per poi passare a 1 miliardo di euro all’anno fino al 2030. Una cifra importante, per sostenere il complesso iter della transizione ecologica in generale, e quella del settore auto in particolare. Una volta entrato in vigore il provvedimento attuativo (in teorie entro 30 giorni dall’approvazione del decreto, quindi per il 18 marzo), i cittadini italiani potranno usufruirei di sconti per l’acquisto di autoveicoli nuovi.  

Contributi e emissioni di CO2

Lo scopo degli incentivi è quello di aiutare finanziariamente gli italiani nell'acquisto di auto ecocompatibili. Questo non significa solo ed esclusivamente auto elettriche, ma anche mezzi alimentati da altre fonti purché in linea con gli obbiettivi del contenimento delle emissioni di CO2. Gli incentivi per la rottamazione di un'auto di proprietà sono dunque collegati alle emissioni di gas serra. E al momento sembra che la bozza del provvedimento si basi su una divisione in tre fasce, così concepite: 0-20 grammi per chilometro (auto elettriche); 21-60 g/km (ibride plug-in); 61-135 g/km (mild hybrid, full hybrid, benzina, diesel, metano o gpl). Si discute ancora sul limite massimo del terzo scaglione, che potrebbe essere abbassato a 110 g/km.  

Le cifre stanziate per l'acquisto di nuove auto

Come vediamo, nelle tre fasce dovrebbero essere compresi i mezzi alimentati a benzina e diesel. I contributi crescono dunque in modo inversamente proporzionale al crescere delle emissioni. E dalle indiscrezioni sembrano piuttosto ingenti. Si parla di bonus (massimi) di queste entità per l'acquisto di nuove auto: 9.000 euro (circa) per le auto della prima fascia (le elettriche) in caso di rottamazione di un veicolo usato inferiore alla classe Euro5 ; 7.000 euro circa per le auto della seconda fascia (ibride plug-in); 3.000 euro per le auto della terza fascia (mild hybrid, full hybrid, benzina, diesel, metano o gpl)  

La spesa massima finanziabile per acquistare un’auto con gli incentivi

Nella proposta del governo per il bonus mobilità 2022 esistono dei tetti di spesa per l'acquisto di un'auto con gli incentivi. In ogni caso sarebbero comprese la maggior parte delle auto in commercio che abbiano una omologazione Euro 6. Secondo le indiscrezioni la spesa massima finanziabile con gli sconti governativi dovrebbe aggirarsi attorno ai 35.000 euro per auto che rientrano nei primi due scaglioni, ovvero quelle con emissioni da 0 a 20 grammi di anidride carbonica per chilometro percorso e quelle da 21 a 60 g/km, mentre per la terza fascia, che comprende le auto a benzina e diesel, il limite dovrebbe essere di 25.000 euro.