Giovedì 18 Aprile 2024

Bonus affitti imprese (e non solo) già operativo. Come funziona, la circolare in Pdf

I chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate sul credito di imposta

Rendimenti immobiliari, lo studio

Rendimenti immobiliari, lo studio

Roma, 8 giugno 2020 - Subito operativo il bonus affitti, una delle misure previste dal decreto Rilancio per spingere la ripartenza post-Covid. E attenzione: il credito di imposta non riguarda solo imprese e commercianti, ma anche le partita Iva a forfait e gli enti no profit, compresi quelli del terzo settore e gli enti civilmente riconosciuti - come quelli religiosi - che svolgono "attività istituzionale di interesse generale" e che potranno beneficiarne non solo per la parte commerciale. Chiarimenti e dettagli sono contenuti nella circolare diffusa ieri dall'Agenzia delle Entrate. Il bonus affitti è  "un aiuto alla ripartenza", ha detto il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. Mentre la viceministra Laura Castelli ha sottolineato come sia "immediatamente operativo". Per Vito Crimi, capo politico M5s, la misura è "un sostegno importante per aziende e imprenditori". 

Cos'è il bonus affitti

Prima di tutto va specificato che la misura si traduce in un credito d'imposta del canone mensile per la locazione, il leasing o la concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento di attivià industriali, commerciali, artigianali, agricole. 

Significa che si può scontare dalle tasse il 60% - il 30% per gli affitti di azienda - di quanto pagato come canone per il trimestre di chiusura. Attenzione: per godere del bonus serve che il canone sia stato effettivamente corrisposto. In alternativa, la possibilità di utilizzare il credito d'imposta resta sospesa fino al momento del versamento.  Se il canone invece è stato versato in via anticipata, bisognerà individuare le rate relative ai mesi di fruizione del beneficio parametrandole alla durata complessiva del contratto.

Come funziona

L'importo potrà essere portato in compensazione con le altre imposte dovute con il modello F24 (indicando il codice tributo "6920") nella dichiarazione dei redditi o, in alternativa può essere ceduto. Non esiste un tetto all'importo che può essere scontato. Ovviamente i locali storici, o un fabbricato adibito ad albergo, ovvero gli esercizi che pagano di più di affitto, a fronte dei mancati incassi, potranno avere un beneficio decisamente consistente, anche nell'ordine di qualche decina di migliaia di euro.

A chi spetta

Non tutti hanno diritto al bonus: il credito d'imposta spetta solo ai soggetti esercenti attività economica che abbiano subito una riduzione del fatturato o dei corrispettivi in ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo d'imposta precedente.  Il calo del fatturato o dei corrispettivi deve essere verificato mese per mese.

Può succedere che questa riduzione si riscontri in uno o due mesi, questo implica che il credito d'imposta spetterà esclusivamente per i periodi in cui si è scesi sotto tale soglia di fatturato.  La condizione del calo del fatturato si applica esclusivamente ai locatari esercenti attività economica. Per gli enti non commerciali non è prevista tale verifica con riferimento all'attività istituzionale. Per questi soggetti, quindi, il requisito da rispettare (oltre al non aver conseguito nell'anno precedente flussi reddituali in misura superiore a 5 milioni di euro) è che l'immobile per cui viene corrisposto il canone abbia una destinazione non abitativa e sia destinato allo svolgimento dell'attività istituzionale.

Agenzia delle Entrate

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