Roma, 16 gennaio 2023 - Alcuni lo hanno già ricevuto. Altri lo avranno entro il prossimo mese. Altri ancora dovranno abbandonare definitivamente l’idea di portare a casa i bonus (200 euro a cui si aggiungono i 150 euro del decreto aiuti-ter) decisi dal governo per sostenere i redditi medio-bassi dall’impennata dell’inflazione. Ma ecco, nel dettaglio, le principali novità. Domanda respinta? Si può ripresentare La buona notizia è che si può presentare richiesta di riesame per il bonus 200 euro accedendo alla sezione del sito Inps da cui ha trasmesso la domanda ('Indennità una tantum 200 euro'). Per le istanze in stato di 'Respinta' è infatti disponibile il tasto 'Chiedi riesame', che consente di inserire la motivazione della richiesta e - attraverso la funzione 'Allega documentazione' - eventuali documenti a supporto. L’esito delle domande e le relative motivazioni di rigetto si possono consultare sempre sul sito dell'Inps, tramite il servizio denominato 'Indennità una tantum 200 euro', alla voce 'Esiti'. L'esito dell'istruttoria automatizza è visibile sia da parte dei cittadini, previo accesso con le proprie credenziali al portale, sia da parte dei patronati. Il bonus per i lavoratori dipendenti Il bonus riguarda tutti i lavoratori dipendenti, sia pubblici sia privati, con una retribuzione lorda annua non superiore ai 35mila euro. L’erogazione dell’indennità è scattata con la retribuzione di ottobre scorso, tramite i datori di lavoro per tutti i lavoratori che hanno dichiarato di non aver già beneficiato dell’indennità. Per i datori di lavoro sono stata anche definite le procedure per compensazione del credito derivante dall’erogazione dell’indennità e le modalità di esposizione dei dati relativi al conguaglio nel flusso. Rientrano nella platea dei beneficiari anche i dipendenti con contribuzione figurativa integrale. L’Inps riferisce che hanno avuto o hanno diritto a percepire il bonus i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo (Fpls) con 50 contributi giornalieri nel 2021, i lavoratori autonomi occasionali privi di partita Iva, gli incaricati di vendite a domicilio, i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, oltre ai percettori del reddito di cittadinanza. Il bonus per i pensionati Per quanto riguarda i titolari di pensione, l’Inps ha processato le loro informazioni in base ai requisiti richiesti dal legislatore: la titolarità del trattamento a giugno 2022 e un reddito Irpef non superiore ai 35mila euro nell’anno di imposta 2021. I soggetti in attesa del rinnovo dell’invalidità al 30 giugno hanno ottenuto l’accredito ove il trattamento sia stato confermato, senza soluzione di continuità. L’ulteriore bonus di 150 euro, invece, è destinato ai soggetti residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione, assegno sociale o per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° ottobre 2022. Per poter beneficiare del bonus, tali soggetti devono essere titolari di reddito personale assoggettabile ad Irpef non superiore a 20mila euro per l'anno 2021. Il bonus per i disoccupati Il bonus di 200 euro è stato riconosciuto automaticamente anche ai beneficiari di Naspi, Dis-Coll e disoccupazione agricola, ai lavoratori che usufruiscono della mobilità in deroga, i lavoratori autonomi occasionali o gli incaricati alle vendite a domicilio. La liquidazione è già avvenuta a ottobre. Mentre, sempre per queste categorie, l’ulteriore bonus di 150 euro arriverà entro febbraio del 2023 a patto che abbiano effettivamente percepito la disoccupazione a novembre 2022. Collaboratori e dottorandi Per quanto riguarda, i collaboratori coordinati e continuativi, dottorandi e assegnisti di ricerca, lavoratori stagionali, a tempo determinato, intermittenti e iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, la corresponsione dell’indennità avverrà previa presentazione della domanda all’Inps entro il 31 gennaio 2023. La richiesta andrà inoltrata esclusivamente in via telematica, utilizzando i consueti canali messi a disposizione per i cittadini e per gli Istituti di patronato sul portale web dell’Istituto. Il bonus e il reddito di Cittadinanza Il bonus di 150 euro è stato erogato a novembre anche ai beneficiari del reddito di cittadinanza qualora i membri del nucleo non abbiano già beneficiato dello stesso contributo in quanto appartenenti alle altre categorie destinatarie del sussidio. Lavoratori domestici Il beneficio è riconosciuto anche ai lavoratori domestici assicurati presso la Gestione dei lavoratori domestici dell’Inps, appartenenti alle categorie individuate dal vigente Ccnl che prevede le funzioni prevalenti dei collaboratori familiari e degli assistenti alla persona non autosufficiente. Questi devono avere almeno un rapporto attivo alla data del 18 maggio 2022, un reddito 2021 non superiore a 35.000 euro e non devono essere titolari – al momento della presentazione della domanda – di altra attività di lavoro dipendente o di pensione. I contratti considerati saranno tutti quelli già in essere alla data di entrata in vigore del decreto (18 maggio 2022) o la cui instaurazione non sia stata respinta. Il sussidio è stato già erogato a novembre. Assegno unico 2023: un mese di tempo per non perdere gli aumenti