BolognaFiere riapre nel segno della sicurezza "Confermata la nostra capacità di espansione"

Il direttore generale Antonio Bruzzone: il nuovo padiglione 37 ultimato a fine ottobre. .

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La fase 3 delle fiere partirà con una certezza: la sicurezza. Antonio Bruzzone (nella foto in basso), direttore generale di BolognaFiere, non ha dubbi: "Il vero problema non saranno i protocolli, ma i collegamenti internazionali. Per tornare ai livelli pre Covid si dovrà aspettare presumibilmente il 2023. Ma andiamo avanti. Nonostante tutto, non ci fermiamo".

La ripartenza dell’attività espositiva a Bologna sarà con il Sana dal 9 all’11 ottobre.

"L’abbiamo rinominata Sana Restart, proprio per ricordare che si tratta di una ripartenza; una fiera progettata con l’obiettivo di sostenere le imprese del settore biologico e naturale nel rilancio dell’economia. Poi ci saranno altre manifestazioni a ottobre, come il Saie (14-17), il Salone Nautico Bologna (17-25); Fleet Manager Academy (28), mentre Big buyer è dal 25 al 27 novembre. Seguiranno poi una serie di manifestazioni per il grande pubblico a novembre dal Mondo creativo (26-29) a Eudi show (27-29). Il 2020 si concluderà con Ambiente lavoro, dall’1 al 3 dicembre. Per le fiere internazionali, Cosmoprof, Fiera del libro, Cersaie ed Eima International, bisognerà aspettare il prossimo anno".

La situazione post-Covid è complicata. Quali prospettive per BolognaFiere?

"Andava tutto benissimo, poi è come se fosse arrivato un tir a rovinare tutto. I nostri 195 milioni di fatturato del 2019 quest’anno diventeranno 50-60 milioni. Abbiamo utilizzato tutto quello che era possibile del fondo liquidità: sono tre anni che l’azienda porta bilanci positivi. Resistiamo".

Quanto tempo ci vorrà per tornare ai livelli dell’anno scorso?

"Le stime che le principali associazioni internazionali di riferimento come Ufi (the Global association of the exhibition industry), l’Associazione mondiale delle fiere, hanno sviluppato, parlano di un 2021 con un calo del trenta per cento sul 2019, il 2022 con il 15 per cento in meno. Bisognerà aspettare il 2023 per un recupero totale".

Il Cosmoprof è stato posticipato all’anno prossimo, come pure Eima international e Cersaie. Come va con le altre fiere all’estero?

"Siamo stati sfortunati, la pandemia ha imposto il posticipo anche di alcuni eventi del network mondiale di cosmoprof come il Cosmoprof North America a Las Vegas di luglio. E, potrebbero esserci problemi per Cosmoprof India. La prima manifestazione all’estero di questo circuito sarà il South China Beauty Expo (30 luglio-1 agosto 2020). È un evento piccolo, ma è un segnale importante".

Uno dei passi che state facendo è quello del polo regionale delle fiere. Come procede la possibile alleanza tra Bologna e Rimini?

"Si tratta di un progetto concepito già prima della pandemia, ora il nuovo cda nel consiglio d’insediamento ha ricevuto mandato di valutare il progetto di unificazione".

In ballo c’è anche l’intervento di Cassa depositi e prestiti.

"Cdp è impegnata in tanti fronti. C’è stata un’interlocuzione di natura politica di altissimo livello, presto ne sapremo di più".

Il presente è faticoso. Ma il futuro come sarà?

"Il quartiere fieristico e la società non hanno perso la capacità di espansione. Il nuovo padiglione 37 sarà ultimato a fine ottobre. Credo sia un messaggio positivo".

ros. carb.

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