Weekend di lavoro ininterrotto a via XX settembre. Obiettivo, chiudere entro pochi giorni il Decreto Ristori e Caro energia, con le misure per le categorie colpite economicamente dalla nuova ondata del Covid e quelle destinate a sostenere famiglie e imprese in difficoltà per l’aumento delle bollette e l’inflazione: un combinato disposto che secondo Assoutenti nel 2022 potrebbe costare all’economia nazionale 100 miliardi di euro in termini di minori consumi. Una missione onerosa per il governo, con numeri che arrivano a 6 miliardi di euro (4 per il caro bollette e 2 per i ristori). Ecco perché al Tesoro non si esclude che il provvedimento venga sdoppiato. Con il varo imminente, in settimana, dei ristori volti a risarcire quelle categorie economiche, come gli operatori del settore turistico, sportivo e dell’intrattenimento, che hanno dovuto sospendere o ridurre l’attività. A stretto giro, vedrà la luce anche il provvedimento booster per consentire a imprese e famiglie di affrontare il caro–bollette. Una partita che passerà forse anche attraverso una nuova tassazione sugli extra profitti delle aziende energetiche: mercoledì il tavolo del ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti con le imprese del settore. Anche se il governo, per permettersi il conto complessivo della operazione, intende dare fondo a ogni opzione, compreso lo scostamento di bilancio: "Non esiteremo – avvisa Federico Freni, sottosegretario al Tesoro - a proporlo al Parlamento". I tempi sono strettissimi per il primo provvedimento: nella prima parte della settimana il testo approderà in Consiglio dei Ministri. L’obiettivo dei ristori, spiega Freni, è "garantire un sostegno concreto alle attività che hanno subito un pregiudizio immediato da questa quarta ondata, a partire dal comparto turistico, le discoteche, i settori dello sport e dello spettacolo". Ma come potrebbero articolarsi gli interventi del governo? Per quanto riguarda i ristori, il meccanismo che si ipotizza è simile a quello ...
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