Mercoledì 24 Aprile 2024

Bollette a 28 giorni, Agcom: clienti rimborsati col bonus

Giorni gratis per rimborsare gli utenti 'vittima' delle famose tariffe. L'Agcom: le compagnie dovranno scalarli da aprile. Si spaccano le associazioni dei consumatori

Ragazza con smartphone (Dire)

Ragazza con smartphone (Dire)

Roma, 14 marzo 2018 - Un bonus bolletta , cioè un tot di giorni gratis per rimborsare gli utenti 'vittima' delle famose tariffe a 28 giorni. Quelle che le compagnie telefoniche hanno emesso dal giugno dell'anno scorso con un cambio di passo rispetto alla fatturazione ogni 4 settimane e che l'Agcom stoppò. Il bonus al posto del rimborso monetario è la richiesta che l'Autorità ha inviato, con quattro diffide quasi in fotocopia,  a Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre.  I gestori telefonico dovranno quindi posticipare l'emissione della prossima fattura (quella di aprile) di un numero di giorni pari a quelli erosi con l'emissione delle bollette a 28 giorni. Il meccanismo è semplice: lo 'sconto' si calcola a partire dal 27 giugno 2017, quando l'Agcom dichiarò l'obbligatorietà della bolletta mensile, e sarà diverso per ogni cliente, fino ad un massimo di 15 giorni. Dunque, spiega la diffida, "nel caso di una fattura emessa ad aprile con decorrenza dal primo al 30 aprile e in presenza di una erosione pari a 15 giorni, la decorrenza della fattura dovrà essere posticipata al 16 aprile e conseguentemente il periodo fatturato dovrà risultare quello intercorrente dal 16 aprile al 15 maggio".

La mossa dell'Agcom tenta così di aggirare  il ricorso che Tim, Vodafone, Wind-Tre e Fastweb hanno proposto al Tar del Lazio contro l’ingiunzione a rifondere i clienti per i giorni pagati in più con il sistema delle bollette a quattro settimane, finito con decisione dei giudici amministrativi di sospendere i rimborsi perché, senza una certezza delle somme da ripagare, avrebbero potuto mettere a repentaglio i bilanci delle quattro compagnie.

La soluzione, però, ha spaccato il fronte dei consumatori. Il Codacons di Carlo Rienzi accoglie con favore l'indicazione, perché "consentirà di riconoscere agli utenti gli indennizzi loro spettanti per le pratiche fuorilegge messe in atto dagli operatori" e, allo stesso tempo, "permetterà alle società della telefonia di ottemperare ai propri obblighi in modo del tutto automatico". ma l'Unione dei consumatori non ci sta. "È solo un regalo alle compagnie telefoniche", attacca Massimiliano Dona, sottolineando il diritto "a riavere i soldi e non un bonus di giorni". Dona sottolinea anche che "l'aumento pagato indebitamente dai consumatori è ben superiore al tetto dei 15 giorni ed equivale a 23 giorni. Si regalano, quindi, almeno 8 giorni agli operatori, che sarebbero in tal modo premiati per le violazioni delle delibere dell'Authority, invece di essere puniti".  "Inoltre c'è il rischio di convalidare l'aumento dell'8,6% che invece deve essere definitivamente eliminato, come abbiamo chiesto negli esposti presentati", prosegue Dona. In serata l'Agcom precisa: "Non c'è nessun tetto di 15 giorni, abbiamo chiesto di posticipare l'emissione della prossima fattura di un numero di giorni pari a quelli 'erosi' con l'emissione delle bollette a 28 giorni".

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