di Claudia Marin Nel Decreto Sostegni bis, durante il passaggio in commissione Bilancio alla Camera prima dell’approdo in aula da lunedì, i deputati rimodulano e allungano il calendario delle scadenze fiscali dei prossimi mesi, allargano la borsa dei contributi a fondo perduto alle imprese più grandi (da 10 a 15 milioni di euro di fatturato), alleggeriscono, fino a azzerarlo, il carico Imu per i proprietari di immobili con sfratto. Sul versante tributario, poi, diventa operativa una novità destinata a incidere radicalmente nei rapporti tra imprese e Erario: è tutto pronto per l’avvio della fase sperimentale della precompilata Iva, grazie a e-fatture e corrispettivi. Col provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, sono state stabilite le modalità di predisposizione dei documenti Iva precompilati, quelle di accesso e viene individuata la platea degli operatori interessati. A disposizione degli operatori, in un’area web, le bozze dei registri Iva e delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche a partire dal 1° luglio 2021. E, anzi, per le operazioni effettuate dal 1° gennaio 2022, sarà disponibile anche la bozza della dichiarazione annuale Iva. Per i soggetti che convalidano, nel caso in cui le informazioni proposte dall’Agenzia delle entrate siano complete, oppure integrano nel dettaglio i dati proposti nelle bozze, viene meno l’obbligo di tenuta dei registri Iva. Ma torniamo al provvedimento all’esame del Parlamento. Un sostegno arriva ai proprietari di case in affitto, che non dovranno pagare l’Imu 2021 nel caso abbiano inquilini con procedura di sfratto bloccata a causa del Covid. Non pare ci siano problemi per l’intervento da 400 milioni sulla scuola per assumere a tempo determinato circa 40mila professori e 30mila fra tecnici e amministrativi ed evitare – o limitare al massimo – la dad. Per gli incentivi auto, ci saranno altri 300 milioni per bonus relativi all’acquisto di mezzi ...
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