Mercoledì 24 Aprile 2024

Big Tech: continuano i licenziamenti, ora tocca a Google

La società madre Alphabet ha annunciato il taglio di 12 mila posti di lavoro. Nel frattempo anche Amazon ha inviato le prime e-mail ai dipendenti: "Sfortunatamente la tua posizione è stata eliminata"

Roma, 20 gennaio 2023 - Continua l'ondata di licenziamenti nel mondo delle Big Tech. Dopo Microsoft, Meta e Amazon anche Alphabet, casa madre di Google, annuncia il taglio di 12mila posti di lavoro. L'amministratore delegato Sundar Pichai ha inviato un'e-mail ai dipendenti, lo riferisce l'agenzia Bloomberg, in cui si assume "la piena responsabilità della decisione" con la quale il gigante tecnologico taglierà oltre il 6% della sua forza lavoro. Durante la pandemia i colossi della Silicon Valley hanno assunto migliaia di persone, e ora sono costretti a licenziarne una buona parte: tra ritorno alla normalità, rialzo dei tassi di interesse e l'ombra di una recessione, le prospettive delle società sono indebolite. 

Google (Epa/Ansa)
Google (Epa/Ansa)

Alphabet, così come l'azienda rivale Microsoft, ha dichiarato di voler "rivedere la base dei costi" e "dirottare i nostri talenti e i nostri capitali" verso nuove priorità, come l'intelligenza artificiale. "Negli ultimi due anni abbiamo vissuto periodi di crescita spettacolare", ha scritto Pichai nell'e-mail ai dipendenti. "Per sostenere e alimentare questa crescita, abbiamo assunto in un contesto economico diverso da quello attuale", ha spiegato assumendosi "la piena responsabilità" della decisione di licenziare. "Sono fiducioso delle enormi opportunità che abbiamo di fronte grazie alla forza della nostra missione, al valore dei nostri prodotti e servizi e ai nostri primi investimenti nel settore dell'intelligenza artificiale", ha dichiarato l'ad.

Chatbot: cosa sono, come si usano e come cambieranno (forse) le nostre vite

Solo due giorni fa è giunta la notizia che anche Microsoft intende a ridimensionare la sua forza lavoro, licenziando circa 10mila dipendenti entro la fine del terzo trimestre. "Ho fiducia nel fatto che Microsoft emergerà più forte e competitiva", afferma l'amministratore delegato Satya Nadella. Situazione analoga anche nella sede centrale di Amazon. Questa settimana sono state inviate le prime delle 18mila e-mail che dicono: "Sfortunatamente la tua posizione è stata eliminata", dando via alla più drastica riduzione del personale nella storia dell'azienda. 

Sono tempi duri anche per i dipendenti dei social network. Meta, società madre di Facebook, Instagram e Whatsapp, ha detto addio al 13% del totale della forza lavoro lo scorso novembre. Ancora peggio Snapchat, dove il 20% del personale ha perso il lavoro. Nonostante l'app continui a veder crescere il numero di utenti, è ancora in difficoltà perché genera ricavi sempre più bassi. Il gruppo di Evan Spiegel, fondato nel 2011, non ha mai generato un utile netto annuo. Menzione d'onore, infine, per Twitter. L'arrivo di Elon Musk ha spinto l'azienda nell'abisso, che già prima del suo arrivo era fragile. Per finanziare l'acquisizione a 44 miliardi di dollari, l'imprenditore ha capovolto la società che cinguetta, licenziando circa la metà dei dipendenti. 

Nel mondo post-pandemico i consumatori puntano a "fare di più con meno", ha affermato l'ad di Microsoft. "Stiamo assistendo ad aziende in ogni industria che si muovono con cautela mentre alcune parti del mondo sono in recessione e altre ne prevedono una", ha aggiunto. "Non si tratta di un problema di liquidità", spiega a Usa Today Daniel Keum, professore di Business alla Columbia Business School. "Queste società stanno investendo somme ingenti in settori nuovi e piuttosto rischiosi: finanziare attività del genere ora costa molto di più rispetto al passato", ha affermato. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro