Giovedì 25 Aprile 2024

Bezos, in beneficenza buona parte della sua ricchezza. Intanto da Amazon via 10mila posti

Secondo le indiscrezioni del New York Times, è al vaglio il taglio dei posti di lavoro dall'azienda di cui l'imprenditore non è più ceo, ma presidente esecutivo

Roma, 14 novembre 2022 - Jeff Bezos donerà in beneficenza la maggioranza della sua ricchezza, in totale pari a 124 miliardi di dollari, devolvendola alla lotta al cambiamento climatico e a sostenere coloro che si battono per l'unità a fronte delle profonde divisioni politiche e sociali. Lo ha annunciato in un'intervista alla Cnn. Anche se nella dichiarazione non ha specificato il come e il quando del gesto (e in realtà nemmeno il quanto), è la prima volta che il fondatore di Amazon ha espresso la volontà di unirsi a quella serie di miliardari che hanno promesso di donare la maggior parte del loro patrimonio. L'annuncio è arrivato poco prima delle indiscrezioni pubblicate sul New York Times, secondo le quali Amazon starebbe valutando di tagliare circa 10mila posti di lavoro

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Jeff Bezos (Ansa)
Jeff Bezos (Ansa)

"La filantropia non è facile"

Nell'intervista rilasciata dalla sua casa di Washington, insieme alla compagna Lauren Sanchez, Bezos risponde con un secco "sì" a chi gli chiedeva se intendesse donare in beneficenza la maggior parte della sua ricchezza. "La cosa difficile è capire come farlo. Sto riscontrando che la filantropia non è facile", ha detto Bezos, rifiutando di stabilizzare un obiettivo specifico o di fornire dettagli sull'eventuale destinazione dei soldi. Il quarto uomo più ricco del mondo è stato criticato diverse volte nel passato per 'non aver fatto abbastanza' rispetto ad altri miliardari filantropi come Bill Gates o Yvon Chouinard (fondatore di Patagonia). Ha suscitato disapprovazione soprattutto il fatto che non ha firmato il Giving Pledge, un'iniziativa a cui partecipano centinaia di 'paperoni' da tutto il mondo, accomunati dall'impegno di donare la maggior parte della loro ricchezza in beneficenza. 

L'intervista è stata accordata per portare alla ribalta il Bezos Courage and Civility Award, consegnato quest'anno a Dolly Parton. L'icona della musica country ha ricevuto 100 milioni di dollari da donare a enti di beneficienza scelti da lei. "Quando si pensa a Dolly tutti sorridono. Tutto quello che vuole fare è portare luce nella vita degli altri e non potevano pensare a nessuno che meglio di lei potesse ricevere il premio. Sappiamo che farà grandi cose", ha messo in evidenza Sanchez. 

Amazon: in arrivo taglio di 10mila posti lavoro

Intanto il gigante dell'e-commerce Amazon, di cui Bezos non è più il ceo ma il presidente esecutivo, starebbe valutando di licenziare circa 10 mila dipendenti. Secondo il quotidiano statunitense New York Times, che cita persone interne all'azienda, la decisione potrebbe arrivare già in settimana. Il taglio più grande della storia dell'azienda si concentrerà sul settore dei dispositivi di Amazon, incluso l'assistente vocale Alexa, sulla divisione di vendita al dettaglio e sulle risorse umane. Se il numero dei licenziamenti viene confermato, sarebbe circa il 3% dei dipendenti aziendali e meno dell'1% della sua forza lavoro globale, che conta oltre 1,5 milioni di lavoratori, gran parte ad ore. Negli ultimi mesi, Amazon ha già chiuso o ridotto una serie di iniziative, tra cui Amazon Care, il suo servizio di assistenza sanitaria primaria e urgente che non è riuscito a raccogliere un numero sufficiente di clienti. Fine corsa anche per Scout, il robot per le consegne a domicilio in formato frigorifero, che impiegava 400 persone, e per Fabric.com, che ha venduto articoli per il cucito per tre decenni. Da aprile a settembre, l'azienda ha ridotto il numero di dipendenti di quasi 80.000 unità, intervendo principalmente sul personale a ore. A settembre Amazon ha bloccato le assunzioni in diversi team minori, mentre a ottobre ha rinunciato a coprire più di 10.000 posizioni aperte nella sua attività principale di vendita al dettaglio. Due settimane fa, infine, ha congelato le assunzioni in tutto il gruppo, compresa la divisione cloud computing, per i prossimi mesi.

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