Ecco perché il prezzo della benzina continua ad aumentare

Il fallimento del vertice tra i Paesi Opec per cercare un accordo sull'aumento della produzione di greggio è alla base dell'impennata. Una stangata, calcola il Codacons, da 280 euro a famiglia

Rifornimento di benzina verde al distributore (Ansa)

Rifornimento di benzina verde al distributore (Ansa)

Roma, 7 luglio 2021 - Quanto ci costate, 'cari' carburanti. La benzina verde tocca quota 1,634 euro al litro; il gasolio arriva a 1,495 euro: valori che, secondo l'Unione consumatori, non si raggiungevano dal novembre 2018. Da inizio anno, benzina e diesel costano circa il 13,4% in più, il che può portare a un aumento per il pieno di un'auto anche di 6-7 euro. Una stangata che, certifica il Codacons con i suoi dati, vale 280 euro: è quanto spenderà di più una famiglia in un anno solo per spostarsi. 

I motivi della stangata

Detto che, d'estate, si assiste quasi sempre a un rincaro dei prezzi, all'origine il valore del petrolio nelle ultime settimane ha intrapreso una cavalcata inesorabile. In particolare, il fallimento delle trattative a Vienna tra i Paesi Opec sull'aumento della produzione di greggio ieri ha dato una spinta decisiva al barile di Brent (il petrolio estratto dal Mare del Nord), spingendolo verso i 78 dollari. Il disaccordo principale, fa sapere Bloomberg, sarebbe tra l’Arabia Saudita (primo produttore dell’Opec e terzo produttore al mondo con 8,5 milioni di barili al giorno) e gli Emirati Arabi Uniti, la cui produzione si ferma a circa un terzo di quella saudita.

Come si sa, infatti, ogni Paese ha delle quote di produzione fissate, rinnovate periodicamente in trattativa. Il nodo è proprio quello: gli Emirati vogliono rivedere l'accordo e poter produrre di più, ma sauditi e russi temono che un'apertura possa avere un effetto-valanga, con altri Paesi a 'battere cassa': questo genererebbe un aumento totale del greggio estratto sopra gli obiettivi fissati dal cartello. 

Gli scenari

Stando così le cose, è molto probabile che la corsa dei rincari non sia finita qui. Proprio mentre 8 italiani su 10 (secondo i calcoli di Uecoop) si spostano per andare in vacanza, i prezzi paiono destinati ancora ad aumentare. Sarà un'estate caldissima alle stazioni di rifornimento.