Mercoledì 24 Aprile 2024

Benzina e gasolio, esposti e indagini sui prezzi. Consumatori: "Boicottare i più cari"

Fonti del Ministero dell'Economia: già dato mandato alla Guardia di Finanza per i controlli. Salvini: "Sulle accise parleremo con Meloni"

Roma, 8 gennaio 2023 - Sale il prezzo di benzina e gasolio e sale anche la rabbia di cittadini e consumatori. Per evitare eventuali fenomeni speculativi sui carburanti su strade e autostrade a seguito dello stop degli sconti sulle accise, fonti del Mef confermano (come anticipato da alcuni quotidiani) che il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già dato mandato, lo scorso dicembre, alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione e che la prossima settimana verranno resi noti i risultati dei controlli effettuati.

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Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini avverte: "Sulle accise parleremo con il presidente del Consiglio. Sicuramente c'è della speculazione in corso sulla benzina, ed è bene che la Finanza faccia dei controlli". E aggiunge: "Non ci possono essere distributori che vendono la benzina a 1,70 e altri a 2,40 - ha aggiunto - Evidentemente c'è qualcuno che fa il furbo. Porterò il ragionamento a livello di Governo".

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Ma la Procura di Roma indaga già sui rincari (compreso il fronte carburanti) nell'ambito di un fascicolo aperto per individuare eventuali speculazioni. L'inchiesta è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabilità. Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma. Inoltre finirà presto all'attenzione dei pm di Roma l'esposto presentato dal Codacons in ben 104 procure in cui si chiede "di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini".

E una nuova offensiva legale del Codacons chiama in causa l'Antitrust chiedendo di aprire una istruttoria per la possibile fattispecie di intesa anticoncorrenziale. E così dopo la denuncia a Procure e Guardia di Finanza, l'associazione dei consumatori presenterà domani un formale esposto all'Antitrust, chiedendo di aprire una pratica per possibile cartello anticoncorrenza nel settore dei carburanti, e di acquisire presso tutti gli operatori della filiera la documentazione utile a capire se siano in atto manovre speculative per far salire in modo ingiustificato i listini alla pompa. "Vogliamo capire se all'interno della filiera dei carburanti ci siano cartelli, accordi o altre strategie vietate dalla legge tese a far salire immotivatamente i listini di benzina e gasolio alla pompa - spiega il Codacons -. Al netto dell'aumento delle accise deciso dal Governo che non ha prorogato lo sconto di 18,3 centesimi, l'incremento dei prezzi registrato negli ultimi giorni presso i distributori di tutta Italia sembra non rispondere all'andamento delle quotazioni petrolifere".

"Abbiamo deciso inoltre di lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori più cari, - spiegano inoltre dall'associazione - invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi".

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