Venerdì 19 Aprile 2024

Banche e tasse sugli extraprofitti Patuelli: non si cambino le regole

Il presidente dell’Abi: sbagliato approfittare di un momento di ripresa, serve la certezza del diritto

Banche e tasse sugli extraprofitti  Patuelli: non si cambino le regole

Banche e tasse sugli extraprofitti Patuelli: non si cambino le regole

di Elena Comelli

La crisi delle banche non si risolve cambiando le regole. Lo ha ribadito ieri al Festival dell’economia di Trento il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. "Bisogna dare ai risparmiatori la certezza del diritto, anche prospettica", ha ammonito. In particolare, sulla possibilità di una tassa sugli extraprofitti delle banche, Patuelli ha espresso la sua netta contrarietà. "Gli extraprofitti non esistono in dottrina, altrimenti esisterebbero anche le extraperdite", ha fatto notare. E ha aggiunto: "Veniamo da un decennio di estrema difficoltà delle banche in cui le banche si sono trovate da sole ad affrontare i problemi. Se lo Stato non poteva aiutare le banche quando erano in difficoltà, non può approfittare ora di un momento di ripresa".

E’ bene ricordarsi, ha precisato Patuelli, che "in questi anni ci sono stati 12 salvataggi delle banche, 11 a carico di banche concorrenti e uno a carico dello Stato e una banca è finita allo Stato". E nel frattempo le altre banche "non sono state con le mani in mano: bisogna ricordarsi di tutte le ristrutturazioni che hanno fatto, senza mandare in strada nessuno dei dipendenti. E infine lo smaltimento dei crediti deteriorati. Tutto è ricaduto sulle banche. Quando è finito tutto questo ed è arrivata anche una ripresa dei tassi non si può dimenticare tutto il lavoro che abbiamo fatto".

Concorda con lui Andrea Enria, presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce. Le banche europee, malgrado tutto, sono in buona salute, secondo il banchiere centrale. Dopo la crisi delle banche americane e del Credit Suisse, che ieri ha ricevuto il colpo di grazia da un giudice di Singapore, Enria resta contrario a cambiare le regole. Ogni volta che c’è una crisi, ha rilevato il banchiere centrale, si trova un "buco nelle regole e bisogna fare una riforma. Credo invece che in questo momento non ci sia bisogno di grandi riforme".

Sul tema delle fusioni tra banche europee, invece, Enria non ha risparmiato qualche frecciata, accusando gli istituti di credito di non aver "avuto sufficiente coraggio nel prendersi qualche rischio per sviluppare le loro attività ed integrarsi a livello europeo".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro