Banche e lusso, nuovi scenari dietro l’angolo

di Bruno

Villois

Aleggiano rumors sugli obiettivi della nuova Unicredit a guida Orcel. La storia del manager fa presagire un profondo cambio di vedute e core industriale della banca, che potrebbe sfociare nell’acquisizione di Mediobanca, prima banca italiana d’affari, a cui seguirebbe una fusione con Generali. Non a caso, i due maggiori azionisti italiani di entrambe hanno anche una partecipazione rilevante in Unicredit e ultimamente si sono molto mossi. L’operazione farebbe nascere un colosso mondiale nel settore Bankassurance, che avrebbe pochi eguali in Europa e che potrebbe stimolare altre aggregazioni che interesserebbero altri big europei dei due ambiti. L’Europa, per puntare a una vera leadership mondiale, se ne avvantaggerebbe, anche per gli effetti indotti che scatterebbero per l’imprenditoria europea. I francesi e tedeschi dispongono ciascuno di una grande compagnia assicurativa, i transalpini anche di una banca, così come gli spagnoli. L’incrocio dovrebbe partire proprio da loro, ma con l’Italia già prima donna.

Anche nel sistema del lusso si fa avanti un’altra ipotesi di particolare importanza: John Elkann sarebbe alla ricerca di un accordo, per ora di partnership finanziaria, con Giorgio Armani che, nel caso si definisse, potrebbe preludere ad allargare l’intesa alla Ferrari, già sotto suo stretto controllo e, perché no, a Prada. Elkann è già approdato al fashion acquisendo il 20 per cento del prestigioso marchio francese Louboutin, e i rumors nel mondo della moda ipotizzano movimenti molto più rilevanti, come sarebbe, ad esempio, la maxi fusione citata.

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