Roma, 1 novembre 2023 - Il passaggio di consegne alla guida di Bankitalia ha riaperto il dibattito su ruolo e sulle funzioni della Banca centrale della Repubblica italiana. Istituto di diritto pubblico, regolato da norme nazionali ed europee, Bankitalia è parte integrante dell'Eurosistema, composto dalle banche centrali nazionali dell'area dell'euro e dalla Banca centrale europea. Sono lontani i tempi in cui l'istituzione batteva moneta, fissava i tassi di interesse e svolgeva un ruolo determinante nelle politiche di contrasto all'inflazione.

Oggi le principali funzioni della Banca d'Italia sono dirette ad assicurare la stabilità monetaria e finanziaria. La Banca - si legge sul sito web di Bankitalia - concorre alle decisioni della politica monetaria unica nell'area dell'euro e svolge gli altri compiti che le sono attribuiti come banca centrale componente dell'Eurosistema. Può effettuare operazioni sui cambi conformemente alle norme fissate dall'Eurosistema. Gestisce le riserve valutarie proprie; gestisce, inoltre, una quota-parte di quelle della BCE per conto di quest'ultima. È, inoltre, responsabile della produzione delle banconote in euro, in base alla quota definita nell'ambito dell'Eurosistema, della gestione della circolazione e dell'azione di contrasto alla contraffazione. La Banca sovrintende al regolare funzionamento del sistema dei pagamenti attraverso la gestione diretta dei principali circuiti; la regolamentazione e controllo propri della funzione di sorveglianza; l’espletamento di servizi per conto dello Stato: gestore dei compiti di tesoreria, per gli incassi e pagamenti del settore pubblico, nel comparto del debito pubblico, nell’attività di contrasto dell’usura. In veste di autorità di vigilanza la Banca d’Italia è competente per quanto riguarda il contenimento del rischio, la stabilità patrimoniale e la sana e prudente gestione degli intermediari. I vertici di palazzo Koch, come il governatore e i suoi vice, sono nominati dal presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio. Ciononostante, l’istituto mantiene una tradizione di indipendenza e autonomia dal potere politico e può contare su un personale (di circa 6.800 unità) selezionato rigorosamente che viene considerato come una sorta di élite della pubblica amministrazione.
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