Balneari, le spiagge vanno a gara nel 2024. I gestori: ci date in pasto all’Europa

Draghi si impone, arriva l’ok del governo: vincerà chi offre i servizi migliori. Indennizzi per chi ha investito

Assobalneari contro l’applicazione della Bolkentstein

Assobalneari contro l’applicazione della Bolkentstein

Roma, 15 febbraio 2022 - Stop ai rinnovi automatici. Costi delle licenze e dei servizi offerti agli utenti rapportati agli investimenti effettuati e rendicontati. Clausole di salvaguardia per tutelare le famiglie che vivono solo con il reddito di uno stabilimento balneare. Un freno al fenomeno del caro-ombrellone e accessi garantiti per le spiagge libere. Arriva la svolta sulle concessioni, fortemente voluta dal premier Mario Draghi. Ma, nonostante alla fine i ministri votino all’unanimità per la riforma, le tensioni nel governo restano. Dopo mezz’ora dall’inizio della riunione, il titolare del Turismo, Massimo Garavaglia (Lega), ha chiesto un supplemento di informazioni sulle nuove norme preparate a Palazzo Chigi, con tanto di pausa tecnica.

Intanto, fuori dal perimetro governativo, la leader di Fd’I, Giorgia Meloni, parla di "30mila imprese espropriate". E si accende la rabbia dei gestori degli impianti: "Con questo atteggiamento non è l’Europa che ci dice di fare qualcosa, ma è il governo italiano che ci sta mandando in pasto all’Europa e sta aprendo le porte agli investitori stranieri", tuona Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia. "Oggi tocca alle concessioni balneari, domani toccherà a quelle idroelettriche, dopodomani toccherà ad ambulanti e tassisti, a tutte quelle categorie che cercano di produrre e di far ripartire il Paese", insiste.

Ma Draghi non ne voleva sapere di rischiare un’ulteriore procedura di infrazione da parte di Bruxelles: le gare devono essere fatte. E le nuove regole saranno presentate, nero su bianco, con un emendamento al disegno di legge delega sulla concorrenza. Le attuali licenze saranno valide fino al 31 dicembre 2023. Poi, dall’anno successivo, scatteranno i bandi, con meccanismi in grado di tutelare gli attuali concessionari, venendo in parte indennizzati per gli investimenti già effettuati.

Ma quali saranno le principali novità? In primo luogo sarà rispettata la sentenza del Consiglio di Stato del 20 ottobre 2021, che prevede la messa a gara delle concessioni. Nel capitolato, saranno previste misure a favore dei consumatori e per evitare il fenomeno del caro-ombrelloni. Chi vincerà la gara, infatti, si impegnerà a offrire servizi a prezzi più equi e competitivi, in linea con gli investimenti realizzati o da effettuare. Gli stabilimenti dovranno anche garantire corsie di accesso libero per i bagnanti. Una quota del canone sarà destinata alla tutela delle cose e alla pulizia delle spiagge senza canone.

Nella gare saranno inseriti meccanismi di "premialità" per i concessionari che hanno già effettuato investimenti e clausole di salvaguardia per i proprietari più deboli, ad esempio le famiglie che vivono solo con il reddito di uno stabilimento o che hanno sottoscritto mutui per sostenere investimenti. Nelle gare si terrà conto anche della difesa dell’occupazione: il settore impegna circa 30mila imprenditori e non meno di 300mila dipendenti. La durata delle concessioni sarà, infine, "rapportata al tempo necessario per garantire al concessionario l’ammortamento e l’equa remunerazione degli investimenti con divieto espresso di proroghe e rinnovi anche automatici".