Buone notizie per le famiglie che hanno la necessità di ricorrere a una badante. In Commissione Affari sociali del Senato ha ottenuto il disco verde un emendamento che azzera i contributi per i prossimi tre anni. Uno sconto importante dal momento che appena un paio di mesi fa l’Inps aveva aggiornato gli importi per adeguarli all’inflazione.
Ma ecco, in dettaglio, che cosa prevede la modifica e, in particolare, che cosa si deve fare per ottenere l’agevolazione.
Lo sconto
L’emendamento, che dovrà ora essere approvato dall’Aula, prevede in sostanza l’azzeramento dei contributi fino al 2025 per le famiglie che assumono una badante o che trasformano l’attuale rapporto di lavoro in un contratto a tempo indeterminato.
Quando scatta l’azzeramento dei contributi
Lo “sconto” sui contributi riguarda i contributi previsti nel 2023, 2024 e 2025. Ma attenti: l’esenzione non può superare il tetto dei tremila euro. Lo stanziamento previsto dal governo per coprire questa modifica è di 15 milioni.
Chi potrà ottenere l’agevolazione
Potranno usufruire dell’agevolazione le famiglie che assumono lavoratori domestici che assistono con anziani non autosufficienti con più di 65 anni. Il beneficio non spetta se tra il lavoratore e il datore di lavoro sia cessato un rapporto di lavoro domestico da meno di 24 mesi.
I nuovi contributi
Per il 2023 l’Inps ha aggiornato gli importi per i contributi da versare ai lavoratori domestici adeguandoli al tasso di inflazione. L’incremento previsto è dell’8,1%. Per il rapporto di lavoro a tempo determinato continua invece ad applicarsi il contributo addizionale, a carico del datore di lavoro, pari all’1,40% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali (retribuzione convenzionale). Tale contributo non si applica ai lavoratori assunti a termine in sostituzione di lavoratori assenti. In particolare:
- fino a 8,92 euro: retribuzione convenzionale pari a 7,90 euro, contributo orario pari a 1,59 euro
- da 8,92 a 10,06 euro: retribuzione convenzionale pari a 8,92 euro, contributo orario pari a 1,78 euro
- oltre 10,86 euro: retribuzione convenzionale pari a 10,86 euro, contributo orario pari a 2,17 euro
- in caso di orario di lavoro superiore a 24 ore settimanali: retribuzione convenzionale pari a 5,75 euro, contributo orario pari a 1,15 euro.
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