Auto elettriche, boom di vendite in Europa ma flop in Italia: ecco i perché

Nell'ultimo trimestre del 2022, mentre nel vecchio continente c'è stato un boom, in Italia si è registrato un crollo

Cresce il mercato delle auto elettriche in Europa, ma non così in Italia. Nel 2022, le immatricolazioni di nuovi veicoli elettrici a batteria (BEV) hanno proseguito la crescita nonostante il calo generale del mercato automobilistico dell'Ue. La quota di mercato delle auto elettriche è salita al 12,1%, in miglioramento di 3 punti percentuali rispetto al 2021. Lo riferisce l'Acea (l'associazione europea di produttori di automobili), secondo cui e' stato un anno positivo anche per le auto ibride, che hanno raggiunto una quota di mercato del 22,6%. A fare il punto è un'agenzia Agi.

Elettrico o benzina?

Continuano invece a perdere terreno le tradizionali tipologie a benzina e gasolio, che tuttavia insieme rappresentavano ancora più della metà delle vendite di  auto nell'Ue nel 2022. Da ottobre a dicembre, le immatricolazioni nell'UE di nuove auto elettriche a batteria sono aumentate del 31,6% a 406.890 unità, con la maggior parte dei mercati in crescita. In testa la Germania con 198.293 unità e un incremento del 66,1%, seguita dalla Francia che sale del 12,6% a 62.155 unità.

L'elettrico in Italia

In Italia, invece, si è registrato un calo del 34,2%. Nell'anno, l'aumento è stato del 28% con più di 1,1 milioni di veicoli venduti. In Italia la diminuzione di auto elettriche vendute negli ultimi 3 mesi dell'anno è stata del 26,9% (riporta un'agenzia Agi).

In Europa

Le vendite di auto a benzina - sottolinea l'Associazione europea dei produttori di automobili - hanno registrato una crescita del 4,1% nel quarto trimestre del 2022. Tutti e quattro i mercati chiave hanno contribuito a questo miglioramento, in particolare l'Italia (+17,4%) e la Francia (+3,5%). Nonostante ciò, la quota di mercato della benzina è scesa al 32,5%, dal 35,5% dello stesso periodo del 2021.

Il diesel

Il diesel ha invece registrato una leggera flessione negli ultimi tre mesi dell'anno (-0,4%) e la quota di mercato è scesa al 14,4%, contro il 16,4% del quarto trimestre 2021. Le immatricolazioni sono scese del 19,7% a 1,5 milioni di unità.

Dopo un terzo trimestre debole, le vendite di auto ibride plug-in nell'UE hanno registrato un forte aumento (+29,5%) nell'ultimo trimestre del 2022, sostenuto da un aumento del 73,5% in Germania, che da sola rappresenta più della metà delle immatricolazioni in questo categoria. Ciò ha aiutato il risultato dell'intero anno a spostarsi in territorio positivo, con una crescita dell'1,2%.

Le ibride

Nell'ultimo trimestre, in Italia l'aumento è stato dell'1,7%. I veicoli elettrici ibridi (HEV) hanno totalizzato 545.316 unità immatricolate nell'Ue da ottobre a dicembre dello scorso anno, con un aumento del 22,2% rispetto allo stesso periodo del 2021, diventando il secondo tipo più venduto. Ciò ha portato a un aumento complessivo dell'8,6% sull'intero anno e a una quota di mercato del 22,6%.

​Gpl

In Italia nell'ultimo trimestre la crescita è stata del 27,1%.Il mercato Ue dei veicoli a gas naturale (NGV) ha registrato sostanziali cali negli ultimi tre mesi del 2022 (-56,6%), poiché le vendite in Italia, il più grande mercato della regione per questo tipo di carburante, sono crollate del 71,3%. I veicoli alimentati a GPL, invece, sono cresciuti del 16,7% da ottobre a dicembre dello scorso anno. I veicoli a propulsione alternativa (APV) hanno rappresentato oltre la metà (53,1%) del mercato automobilistico dell'UE durante l'ultimo trimestre dell'anno, con oltre 1,3 milioni di auto immatricolate in totale. Su base trimestrale, questa e' la prima volta che gli APV superano i tradizionali tipi di benzina e diesel.

Perché in Italia si vendono meno auto elettriche

In Europa ci sono Paesi che hanno avviato (aiutati magari anche dai numeri di una popolazione inferiore) politiche di spinta notevole per portare, ad esempio la Norvegia, ad avere solo auto elettriche circolanti entro il 2030. Fra queste, oltre gli incentivi economici (ad esempio la forte riduzione della tassa di circolazione) ma anche infrastrutturali, investendo sui punti di ricarica. In Italia invece - secondo una rilevazione fatta dal sito di settore alvolante.it a mettere un freno al settore delle auto elettriche è "la mancanza di infrastrutture adeguate, dalla difficoltà di installare punti di ricarica nei condomini alla relativa lentezza nello sviluppo della rete di ricarica pubblica. Se a tutto questo uniamo una crisi economica acuita dall'elevato livello dell'inflazione, che sta intaccando il potere d'acquisto delle famiglie, il quadro si completa". Gli incentivi Statali non sono evidentemente stati sufficienti (per cifre e quantità complessiva) a convincere gli Italiani. Il calo di vendite negli ultimi 3 mesi dell'anno potrebbe anche essere messo in relazione all'attesa dei nuovi incentivi partiti a gennaio.

 

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