Tassi Bce alle stelle, di quanto salgono i mutui

Prezzi, prestiti, titoli di Stato. Cosa cambia per le nostre tasche con l'aumento deciso dalla Banca centrale europea

Ci sono decisioni finanziarie che hanno un effetto diretto sulle nostre tasche. E' il caso, ad esempio, dei tassi di interesse. Un tempo erano decisi nelle stanze ovattate della Banca d'Italia, in via Nazionale. Da quando è arrivato l'Euro la leva monetaria è concentrata a Francoforte, nelle mani della Bce. Ma questo non significa che gli effetti sulle nostre finanze si siano attenuati. Anzi.

La sede della Bce a Francoforte (Ansa)
La sede della Bce a Francoforte (Ansa)

I tassi di interesse

E' lo strumento principale che la Bce può attivare nell'ambito della politica monetaria e, soprattutto, evitare che l'inflazione europea superi il 2%, creando problemi alla tenuta dell'euro e, più in generale, al nostro sistema economico. Negli ultimi mesi, i prezzi sono schizzati all'insù per effetto dell'aumento dell'energia e delle materie prime. Così, la Banca Centrale, è stata costretta a frenare l'economia aumentando i tassi di interesse e difendendo, così, la moneta unica europea. Ma di che cosa stiamo parlando, in concreto? Semplice: sono i tassi che la Bce fa pagare agli istituti di credito che attingono ai forzieri di Francoforte per rifinanziarsi. A loro volta, questi tassi, influenzano anche il livello degli interessi che a loro volta le banche private fissano per i risparmiatori e le aziende che chiedono prestiti. O, che depositano i propri risparmi, nei forzieri degli istituti.

I mutui

Ovviamente, nella categoria dei prestiti effettuati dalle banche e direttamente collegati ai tassi di interesse, ci sono i mutui. Da un anno a questa parte la Bce ha più volte ritoccato il costo del denaro. Con l'effetto di far aumentare i nuovi mutui del 3,23%. Prendendo in considerazione un mutuo da 126mila euro a 25 anni, stipulato a gennaio 2022, con un loan-to-value (valore del finanziamento rispetto all'immobile in garanzia) del 70%, il nuovo aumento dei tassi della Bce di 50 punti base produrrà nei prossimi mesi un aumento delle rate dei mutui variabili, con rincari di quasi 35 euro al mese per un finanziamento medio e un aggravio che sale a circa 180 euro dall'inizio dell'anno (+39%).

I prestiti

L'altro effetto delle decisioni della Bce si registra sui bilanci delle imprese, soprattutto per quelle che hanno bisogno di ricorrere ai prestiti per fare nuovi investimenti o, semplicemente, per continuare le proprie attività. L'aumento degli interessi rischia di frenare i progetti o, per le meno, di appesantire i bilanci, con effetti a cascata non solo sui livelli produttivi ma anche sull'occupazione.

I prezzi

L'unico vantaggio reale è che, aumentando i tassi di interesse, l'economia dovrebbe "raffreddarsi", la domanda di beni ridursi e quindi anche i prezzi dovrebbero calare. Ma tutto questo può portare anche ad una nuova recessione, con tutti gli effetti connessi ad un ciclo economico negativo.

Il caso italiano

L'Italia, poi, ha un problema ulteriore: l'altissimo stock del debito pubblico, oltre 3500 miliardi di euro. Una montagna di denaro che deve essere rinnvoata periodicamente con l'emissione di nuovi titoli sui quali lo Stato, cioè i contribuenti, pagano interessi. Più alti sono e più il conto è salato. E, soprattutto, più interessi paghiamo e più si riducono gli spazi di manovra per effettuare nuovi investimenti o per alimentare la spesa pubblica.

L'euro si rivaluta

L'aumento dei tassi porta anche ad un rafforzamento dell'euro. Questo da una parte favorisce il contenimento dell'inflazione ma, dall'altra, rende meno competitite le nostre esportazioni, con l'effetto di aumentare il rischi di recessione.