Salvini: "Armistizio su luce e gas, mandato pieno a Draghi". Calenda: "Vediamoci"

La proposta del leader della Lega: "Facciamo come Macron, fissiamo al 4% il tetto degli aumenti". La replica del leader di Azione

Matteo Salvini, leader della Lega (ImagoE)

Matteo Salvini, leader della Lega (ImagoE)

Roma, 28 agosto 2022 - Il caro bollette luce e gas è al centro del dibattito a Cosenza, dove Matteo Salvini si trova per un'iniziativa elettorale. Per arginare gli aumenti, il leader della Lega propone di dare "un mandato pieno al governo in carica per fare esattamente quallo che ha fatto Macron", fissando al 4% il tetto degli aumenti delle bollette di luce e gas. "Su luce e gas facciamo un armistizio, la pace" tra tutti i partiti, è l'invito del leghista. "Noi abbiamo quantificato in 30 miliardi di euro" le risorse necessarie "per bloccare gli aumenti delle bollette. Mi aspetto che Letta, Renzi, Calenda, Conte" accettino la proposta: "Troviamoci e diamo mandato pieno a Draghi di portare in Cdm questa proposta", ha ribadito il leghista.

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"La proposta della Lega, che stiamo affinando in questi giorni, e che rivolgo a tutti i partiti è di unirsi, prendendo a modello la Francia che ha messo tra 20 e 40 miliardi di euro, si può fare. Dare soldi subito alle imprese che producono energia e chiedere a loro di mettere un tetto agli aumenti", ha insistito Salvini. 

E rispondendo a una domanda sulla scelta del prossimo premier in caso di vittoria del centrodestra alle elezioni del 25 settembre, Salvini ha ribadito: "Non mi preoccupo di questo ma di come fare pagare le bollette agli italiani".

"Ho sentito in questi giorni i governatori della Lega, ho sentito al telefono il ministro  dello Sviluppo Giorgetti: ovunque io vada, da nord a sud, per i cittadini l'emergenza non è come dice Letta il ddl Zan, la droga libera o lo ius soli, ma la bolletta della luce del gas, quindi serve una risposta seria e la proposta della Lega, che stiamo affinando in questi giorni, è di unirsi tutti e prevedere la convocazione del Cdm già la settimana prossima e di riunire il Parlamento a inizio settembre", ha spiegato Salvini.

"Questa è la proposta della Lega a tutta la politica italiana: la politica si fermi, si sieda attorno a un tavolo, si trovi a Roma, chiedo a Draghi di convocare le parti sociali, sindacati e Confindustria, Confcommercio" e tutte le associazioni di categoria, "e poi avere l'ok di tutta la politica che si deve unire e dare mandato pieno a Draghi, perché aspettare la nascita del nuovo governo è tardi, rischiamo una strage". Salvini ha insistito: "Copiamo Macron, non un sovranista, Orban, Trump ma il più europeista, il più atlantista, anche il più elegante: diamo soldi subito alle aziende energetiche perché mettano un tetto al prezzo delle bollette. La Lega chiede alla politica di unirsi oggi, non c'è bisogno di fermare la campagna elettorale come dice Calenda che ha capito che perde. Sul tema luce e gas propongo un armistizio, una soluzione comune alle forze politiche. Qualcuno dice 'c'è tempo, ne parliamo a settembre-ottobre'. Non c'è tempo: la politica si fermi, si riunisca, firmi un impegno", ha concluso. 

Non si è fatto attendere Calenda, che ha subito replicato su Twitter: "Meno male. Almeno uno c'è arrivato. Dopo quattro giorni di insulti ma c'è arrivato. Chiamatelo armistizio o time out. E' la stessa cosa. Vediamoci domani e proviamo a trovare un accordo per evitare il disastro: Enrico Letta, Giorgia Meloni, Giuseppe Conte".