Mercoledì 24 Aprile 2024

Aumenta la produttività nel riciclo della plastica

Cmg ha adottato un sistema più efficiente nei processi di granulazione e triturazione

di Lorenzo Pedrini

Innovare per garantire maggiore efficienza alle macchine che hanno fatto la storia dell’azienda, facendo rete sul territorio e puntando forte, come negli ultimi 40 anni, sugli ultimi ritrovati della tecnica. Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda imprenditoriale di Cmg, il gruppo attivo nella produzione di macchinari per la lavorazione della plastica che, fondato nel 1979 a Cento di Budrio, alle porte di Bologna, dall’attuale presidente, Vittorio Cané Martelli, ha appena mosso un altro passo in direzione del futuro. L’azienda, specializzatasi gradualmente nella progettazione e realizzazione di granulatori in grado di recuperare il materiale plastico dei pezzi difettosi e mescolarlo con quello vergine, ha infatti sfruttato la sua collaborazione di lungo corso con la società di consulenza finanziaria Warrant Hub per rivoluzionarne il funzionamento, dando applicazione concreta alla metodologia Triz (Teoria per la soluzione inventiva dei problemi). Un approccio, questo, ideato nel 1946 e finalizzato all’efficientamento delle pratiche produttive, messo a disposizione di Cmg, sotto la supervisione di uno dei massimi esperti italiani del tema, Davide Russo, da un programma di formazione accelerato studiato ad hoc dal Warrant Innovation Lab. Sono bastate, così, due sole sessioni di team working perché un polo industriale da 70 collaboratori e 10 milioni di euro di ricavi consolidati trovasse la strada per cambiare in meglio, intervenendo finalmente su quello che il general manager di Cmg, Giorgio Santella, definisce ‘un aspetto particolarmente sentito dai clienti relativamente alla manutenzione delle lame dei granulatori’.

In tutti i macchinari di questo tipo, infatti, la granulazione avviene nella cosiddetta camera di taglio, all’interno della quale è alloggiato un sistema basato su lame fisse e lame rotanti che agiscono insieme per sminuzzare il materiale. Le lame, però, costantemente sollecitate, perdono velocemente la propria efficacia e devono, pertanto, essere frequentemente affilate, con il conseguente spreco di tempo derivato dal raffreddamento delle macchine, necessario per procedere alla riaffilatura.

Quindi, nel racconto del direttore tecnico di Cmg, Diego Mengoli, "sapevamo che ogni miglioramento che saremmo riusciti ad apportare a questa procedura avrebbe rappresentato un valore aggiunto per i nostri clienti e un vantaggio competitivo per noi, soprattutto nel settore del riciclo delle bottiglie in Pet, materiale che usura molto le lame e obbliga alla loro affilatura in media una volta a settimana". Allora, durante una provvidenziale pausa caffè in comune datata settembre 2018, dai consulenti di Warrant presenti in azienda per discutere di finanza agevolata è venuta l’idea di sciogliere il nodo facendo ricorso alla Triz, dal momento che, come sottolinea l’innovation specialist di Wil, Paolo Carrara, "l’esigenza espressa da Cmg rappresentava un caso perfetto per l’applicazione del nostro metodo, con il quale aiutiamo le imprese a generare idee brevettabili in un intervallo di tempo decisamente breve".

Così, a maggio 2019, si è giunti al deposito della domanda di un brevetto che intende il granulatore, secondo il presidente Cané Martelli, "come un grande armadio, dove le lame fisse vengono inserite in un cassetto sostituibile senza dover aprire la macchina, in tutta sicurezza e in tempi ridotti". Grazie al lavoro di squadra e al desiderio di innovare insieme.

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