Mercoledì 24 Aprile 2024

Attacco hacker, Palazzo Chigi: "Non colpiti settori critici per sicurezza nazionale"

La riunione sulla cybersicurezza dopo l'aggressione di ieri a livello mondiale: "Non riconducibile all'azione di uno Stato ostile"

L'offensiva hacker di domenica 5 febbraio ha colpito anche in Italia

L'offensiva hacker di domenica 5 febbraio ha colpito anche in Italia

Roma, 6 febbraio 2023 - Il massiccio attacco hacker che ieri ha colpito su scala mondiale, in Italia non ha colpito "nessuna Istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale", e non è riconducibile a una "aggressione da parte di un soggetto statale o assimilabile a uno Stato ostile". Queste le due principali considerazioni emerse oggi dalla riunione tenuta a Palazzo Chigi. Il meeting, coordinato dal sottosegretario con delega alla cybersecurity Alfredo Mantovano, e la partecipazione di Roberto Baldoni ed Elisabetta Belloni, ha invece stabilito che l'aggressione è invece probabile che si il risultato dell'azione "di criminali informatici, che richiedono il pagamento di un 'riscatto'".

L'attacco informatico "emerso già dalla serata del 3 febbraio e culminato ieri in modo così diffuso, era stata individuata da ACN come ipoteticamente possibile fin dal febbraio 2021, e a tal fine l'Agenzia aveva allertato tutti i soggetti sensibili affinché adottassero le necessarie misure di protezione - prosegue la nota di Palazzo Chigi -. Taluni dei destinatari dell'avviso hanno tenuto in debita considerazione l'avvertimento, altri no e purtroppo oggi ne pagano le conseguenze".

"Per fare una analogia con l'ambito sanitario, è accaduto come se a febbraio 2021 un virus particolarmente aggressivo avesse iniziato a circolare, le autorità sanitarie avessero sollecitato le persone fragili a una opportuna prevenzione, e a distanza di tempo siano emersi i danni alla salute per chi a quella prevenzione non avesse ottemperato. Il lavoro che ACN e Polizia postale stanno svolgendo in queste ore è anche quello di identificare tutti i soggetti potenzialmente vulnerabili, in modo da circoscrivere gli effetti negativi che potrebbero derivare non solo per i loro sistemi informatici, ma pure per la popolazione (si pensi alle ricadute relative al blocco del sistema di una ASL) - conclude Palazzo Chigi -. Si rinnova pertanto la raccomandazione a che tutte le realtà coinvolte intensifichino le misure di prevenzione possibili, ponendosi immediatamente in relazione con ACN, se non vi hanno già provveduto. Il Governo, dando seguito a quanto previsto dal DL n. 82/2021, adotterà tempestivamente un DPCM per raccordare il fondamentale lavoro di prevenzione delle Regioni con ACN. Nel contempo la stessa Agenzia istituzionalizzerà un tavolo di interlocuzione periodica con tutte le strutture pubbliche e private che erogano servizi critici per la Nazione, a cominciare dai Ministeri e dagli istituti di credito e assicurativi".

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