Atlantia non chiude la porta a Cdp

Avanti con la scissione di Aspi, ma in caso di offerta valida si potrà revocare

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Atlantia va avanti con l’operazione di scissione di Aspi, ma lascia la porta aperta a Cdp e soci. Il consiglio di amministrazione della holding, come previsto, ha infatti approvato il progetto di scissione e convocato l’assemblea straordinaria per votarlo per il 15 gennaio. Cassa o altri investitori hanno però ancora tempo per farsi avanti: cioè fino al 31 luglio; e se l’offerta fosse quella giusta, la scissione potrebbe essere a quel punto revocata. Il nuovo scenario è stato delineato dal board di Atlantia, riunitosi, come annunciato, per convocare la riunione dei soci che avrebbe dovuto svolgersi il 30 ottobre, ma poi rinviata per dare spazio alla trattativa con Cdp. Il negoziato degli ultimi due mesi, che ha visto Cassa insieme ai fondi Blackstone e Macquarie farsi avanti con due offerte entrambe ‘bocciate’ per i termini economici, si è complicato nelle ultime settimane a seguito dei recenti sviluppi giudiziari, tanto che la nuova offerta attesa dal consorzio non è più arrivata. Nel frattempo, comunque, Cdp o altri investitori potranno farsi avanti con una nuova offerta per l’88,06% di Aspi: possono farlo prima del 15 gennaio o entro il 31 luglio 2021 e in questo caso, dopo averne valutato "la coerenza con l’interesse sociale", il board convocherà una nuova assemblea per "l’eventuale revoca" della scissione.

Resta ora da capire se il mese che manca sarà sufficiente a Cdp e soci per farsi avanti con una nuova offerta.

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