Giovedì 25 Aprile 2024

Assegno unico figli 2022: importi, requisiti Isee e come richiederlo all'Inps

La misura, che sostituirà tutti gli interventi per la natalità previsti fino a oggi, sarà operativa da marzo ma le domande si possono presentare da gennaio

Assegno unico: le misure

Assegno unico: le misure

Roma, 8 gennaio 2022 - Sono oltre mezzo milione (50.2428 fino a sabato) i figli per i quali più di 300mila (312.239 fino a sabato) famiglie hanno chiesto, in una settimana, il nuovo assegno unico universale che sarà erogato dal mese di marzo prossimo. Un record di richieste all’Inps che dà la misura dell’attesa e dell’interesse per una misura che sostituirà tutti gli interventi per la natalità previsti fino a oggi, con ampliamento della platea dei destinatari e degli importi ottenibili. Ma vediamo in sintesi le istruzioni per l’uso dello strumento come specificate dall’Istituto di previdenza di Via Ciro il Grande. 

Sommario

I destinatari 

L’assegno spetta alle famiglie con figli (circa 7 milioni, si stima): da quelle incapienti alle più benestanti, dai lavoratori dipendenti agli autonomi. Dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni (senza limite di età per i disabili), a patto che i ragazzi studino, facciano tirocini con redditi minimi o anche il servizio civile, la nuova misura sarà a disposizione della maggioranza dei nuclei familiari, anche di quelli di stranieri extracomunitari residenti da almeno due anni.  

Il requisito dell’Isee 

A differenza dei vecchi assegni familiari, il nuovo aiuto sarà graduato in base all'Isee. Due in linea generale i limiti individuati, sotto i 15mila euro di Isee per avere il massimo dei benefici, oltre i 40mila per avere comunque almeno il minimo. Chi non presenta la dichiarazione ma solo la domanda di assegno riceverà il minimo. 

Le "misure" dell’assegno 

Il contributo andrà dai 50 ai 175 euro al mese (2.100 euro l'anno) e da 25 a 85 euro al mese per i figli tra i 18 e i 21 anni, in base all’Isee. Sono varie maggiorazioni, compresi 20 euro in più al mese indipendentemente dall'Isee per le mamme under 21

Più figli, più assegno 

A partire dal terzo figlio si avranno tra i 15 e gli 85 euro in più a figlio, mentre i nuclei con "quattro figli o più" riceveranno un'ulteriore "maggiorazione forfettaria" da 100 euro al mese. Se entrambi i genitori lavorano e l'Isee è basso, si avranno altri 30 euro in più a figlio, che si azzerano oltre i 40mila euro. 

Le maggiorazioni per i disabili

Le famiglie con figli disabili riceveranno l'assegno unico "senza limiti di età" dei figli e avranno specifiche maggiorazioni. Per i minorenni si riceveranno 105 euro al mese in più "in caso di non autosufficienza", 95 euro "in caso di disabilità grave" e 85 euro "in caso di disabilità media". In presenza di maggiorenni disabili e fino a 21 anni si riceveranno 50 euro al mese in più mentre oltre i 21 anni si continuerà a ricevere un assegno tra 85 a 25 euro. 

Mille euro a metà famiglie 

Circa metà delle famiglie interessate, dice Bonetti, si colloca sotto i 15mila euro di Isee e potrà ottenere il massimo del beneficio, cioè 175 euro al mese con 1 figlio, 350 con due, 610 con tre (qui scatta la prima maggiorazione) e 970 (qui si aggiungono i 100 euro forfait) con 4 che diventano 1090 euro al mese se entrambi i genitori lavorano. A questa cifra vanno aggiunti i 20 euro al mese a figlio in caso di mamma giovanissima. I nuclei che superano i 40mila euro di Isee invece avranno 50 euro al mese con un figlio, 100 euro con due figli, 165 euro con tre figli, 330 euro con 4 figli. Anche in questo caso va aggiunta la maggiorazione mamma under 21 mentre non opera quella per i genitori lavoratori.

Le domande all’Inps da gennaio 

Il nuovo assegno sarà operativo da marzo 2022 ma le domande si possono presentare, come abbiamo visto, da gennaio. L’assegno decorrerà da marzo a febbraio dell'anno successivo. Le istanze vanno inviate all'Inps per via telematica e l'istituto ha 60 giorni per riconoscere l'assegno, che scatterà dal mese successivo alla domanda. Per quelle inviate entro il 30 giugno la decorrenza sarà sempre marzo.

Dalla domanda sono esentati i percettori del Reddito di cittadinanza, cui l'assegno sarà corrisposto d'ufficio dall'Inps. Per tutti gli altri, l'importo arriverà direttamente con accredito sul conto corrente, "su Iban ovvero mediante bonifico domiciliato".