Martedì 16 Aprile 2024

Assegno unico 2023: un mese di tempo per non perdere gli aumenti

Entro il 28 febbraio va presentata la Dichiarazione Sostitutiva Unica per il rinnovo dell'Isee, indispensabile per ricevere l'importo maggiorato

Roma, 20 gennaio 2023 - Poco più di un mese di tempo per evitare di perdere gli aumenti previsti nel 2023 per l’assegno unico per i figli a carico. La data da cerchiare in rosso è quella del 28 febbraio: entro questo termine bisognerà presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica per il rinnovo dell’Isee. Chi non presenterà la domanda continuerà a ricevere d’ufficio la prestazione da parte dell’Inps, ma solo con gli importi minimi. Potranno, invece, presentare la domanda coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno unico e quanti avevano, prima del 28 febbraio 2023, trasmesso una richiesta che non è stata accolta o che non è più attiva. Le domande possono essere presentate tramite: servizio online; Contact center; patronati; app INPS Mobile. Ma ecco, in particolare, quali sono gli aumenti previsti per quest’anno e le principali novità dell’assegno unico così come descritte nella legge finanziaria.

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Assegno unico 2023
Assegno unico 2023

Le novità del 2023

A partire da quest’anno, è previsto un incremento del 50% dell’assegno unico nel primo anno di vita del figlio. Ma non basta. L’aumento è esteso fino al terzo anno di età compiuti (e con età pari o superiore a un anno) per le famiglie con almeno 3 figli e reddito Isee fino a 40mila euro. Attualmente per ciascun figlio minorenne è prevista la corresponsione di un assegno di 175 euro mensili, che spetta in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro, e si riduce gradualmente per i redditi più alti fino a raggiungere un valore pari a 50 euro per Isee pari o superiore a 40.000 euro (o in mancanza di ISEE).

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Di quanto aumenta l’Assegno Unico

Per ciascun minore, fino a primo anno di vita, è previsto un aumento degli importi spettanti che va, sulla base degli importi 2022, da 87,5 euro al mese nel caso di Isee inferiori a 15 mila euro a 25 euro al mese nel caso di Isee uguali o superiori a 40mila euro. Secondo quanto disposto, tale incremento verrebbe riconosciuto fino ai 3 anni compiuti, ma solo a partire dal terzo figlio in poi e per valori Isee fino a 40.000 euro: negli altri casi non sarà essere mantenuto ma si bloccherebbe al compimento del quarto anno di età.

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Gli assegni per i figli disabili

Diventa strutturale l’assegno unico di 175 euro al mese per tutti i figli a carico con disabilità, indipendentemente dall’età: tale importo spetta in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro, mentre per livelli di Isee superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 50 euro in corrispondenza di un Iseee pari a 40.000 euro. Per i redditi superiori ai 40.000 euro l'importo rimane costante.

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