Assegno per i figli fino a 200 euro. Superbonus, la proroga è di un anno. Nadef: le novità

Pagamento dell’Irap rinviato a novembre, potenziati asili e assistenti sociali. Ecco cosa cambia con la Nadef

Le stime del Governo

Le stime del Governo

Rinvio del pagamento dell’Irap e delle scadenze per richiedere l’assegno temporaneo per i figli. Riforma fiscale con il primo modulo relativo alla rimodulazione dell’Irpef e l’avvio della riforma del catasto. Proroga del superbonus del 110% sulle ristrutturazioni edilizie. Più risorse per gli asili. La nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Nadef) accanto ai dati macroeconomici delinea anche le misure chiave che entreranno nella prossima legge di Bilancio. E non mancano le novità.

Sommario

Le stime del Governo
Le stime del Governo

Rinvio dell'Irap

Il decreto legge approvato ieri dal governo rinvia al 30 novembre 2021 il termine per il saldo Irap 2019 ed al primo acconto 2020. La scadenza era al 30 settembre.

Assegno temporaneo e unico per i figli

Il Consiglio dei Ministri ha prorogato alla data del 31 ottobre 2021 i termini (precedentemente fissati al 30 settembre 2021), per la presentazione delle domande di assegno temporaneo per i figli con effetti retroattivi dal 1° luglio 2021. Ma non basta. Perché nella nota di aggiornamento approvata ieri è previsto esplicitamente la messa a regime dell’assegno unico universale per i figli. Il nuovo strumento sarà onnicomprensivo per il sostegno alle famiglie con figli, in sostituzione delle misure frammentate ad oggi vigenti. Dal settimo mese di gravidanza – soppiantando il bonus mamme – e fino ai 21 anni di età, le famiglie avranno diritto ad un assegno economico d’importo calcolato in base al valore dell’Isee. L’importo massimo mensile è di 167 euro per primo e secondo figlio, maggiorato del 30% dal terzo figlio in poi.

Superbonus 110% rifinanziato

Ci sarà più tempo per utilizzare gli attuali incentivi previsti dal governo per rendere più sostenibili ed eco-compatibili i nostri edifici. Nella Nadef è previsto, infatti, il rifinanziamento della misura per almeno un altro anno, ma non è escluso che la proroga arrivi al 2023. Ma tra gli obiettivi indicati dall’esecutivo c’è anche quello di snellire la parte burocratica relativa alla legittimità degli edifici ed allargare il beneficio della detrazione massima anche a nuove tipologie di immobili.

Ammortizzatori sociali

Uno dei capitoli della prossima legge di bilancio sarà dedicato alla riforma degli ammortizzatori sociali. Per ora lo stanziamento previsto è di circa 1,5 miliardi, coperti dallo stop all’operazione "cashback". L’idea resta quella di estendere le tutele a tutti i lavoratori, inclusi quelli delle aziende più piccole, fino a 15 dipendenti. Stop alla cassa integrazione in deroga, finanziata dalla fiscalità generale.

Meno tasse in busta paga

Nella Nota è prevista l’adozione del primo modulo della riforma fiscale. Nel testo licenziato ieri dal governo non compare mai la parola "catasto". Ma il nodo resta sul tavolo. E non è escluso che nel testo definitivo possa rispuntare la questione della revisione degli estimi. Confermato, invece, l’intervento per la riduzione del cuneo fiscale. Nel 2022, la pressione fiscale si manterrà pressoché stabile, al 42 per cento, mentre per gli anni seguenti è atteso un calo medio di circa 0,2 punti di Pil all’anno, fino a raggiungere il 41,5 nel 2024.

Asili e livelli minimi di assistenza

Fra le novità in arrivo nel 2022 anche la definizione dei cosiddetti livelli minimi di assistenza che dovrebbero garantire una uniformità di trattamenti su tutto il territorio nazionale. In particolare sarebbero previsti più asili, per coprire almeno il 33 per cento dei bambini in ogni comune, un assistente sociale ogni 6.500 abitanti e il potenziamento del servizio di trasporto per gli studenti disabili.

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