Mercoledì 24 Aprile 2024

La bolletta della luce diminuirà del 55% nei prossimi tre mesi

L’Arera ha comunicato il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il secondo trimestre 2023

Caro bollette

Caro bollette

Bolletta della luce meno cara del 55% nei prossimi tre mesi. Questo in base alla comunicazione di Arera (Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente)

Il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per la famiglia tipo in tutela nel II trimestre del 2023 si ridurrà del -55,3% a causa del forte calo delle quotazioni all'ingrosso dei prodotti energetici.

I motivi

Così una nota dell'Arera. L'andamento dei mercati energetici ha visto quotazioni all'ingrosso del gas in deciso calo nel trimestre in corso, influenzate da diversi fattori, si spiega: una domanda europea in riduzione (-13% nel 2022 rispetto al 2021), una ripresa contenuta della domanda asiatica di Gas naturale liquefatto, la ripresa operatività o nuovi terminali di liquefazione negli Stati Uniti e di rigassificazione in Europa.

Le temperature miti dell'inverno 2022-2023 hanno favorito un limitato utilizzo degli stoccaggi europei (a metà marzo ancora pieni al 57% circa della loro capacità) e i prezzi a termine indicano condizioni meno tese per l'equilibrio di domanda e offerta del gas nel secondo trimestre del 2023.

L’Unione consumatori

''Bene, ottima notizia. Una riduzione da tempo prevista. Certo che se il Governo non avesse rimesso gli oneri di sistema il calo sarebbe stato ancora maggiore, del 61,6% anziché del 55,3%. Una decisione pessima che comporta una tassa implicita nascosta pari a 90 euro. Insomma, come già fatto per la benzina, si approfitta del calo del prezzo nei mercati all'ingrosso, dovuto al secondo inverno più caldo di sempre in Europa, per aumentare le imposte agli italiani, non rendendosi conto che le bollette restano ancora anomale rispetto ai tempi normali" afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori.

Il risparmio poteva essere maggiore

Secondo lo studio dell'Unc, se per una famiglia tipo in tutela il -55,3% significa spendere 793 euro in meno su base annua, il risparmio poteva arrivare a 883 euro se non fossero stati reintrodotti gli oneri.

Inoltre la spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l'anno scorrevole, ma dal 1° aprile 2023 al 31 marzo 2024, nell'ipotesi di prezzi costanti) resta alta, 641 euro, che sommati ai 1210 del gas, determinano una stangata complessiva pari a 1852 euro.

Quanto si paga in più rispetto a prima della guerra

Infine, se il prezzo della luce scende del 55,3% rispetto a quello attuale e del 42,5% rispetto a un anno fa, ossia sul secondo trimestre 2022, rispetto ai tempi pre-crisi, ovvero nel confronto con il periodo aprile - giugno 2021, è ancora maggiore del 14%. Rispetto, poi, alla spesa annua del 2020, ultimo anno normale, pari a 485 euro, ora si pagheranno 156 euro in più, +32 per cento.

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