Giovedì 18 Aprile 2024

Appello dell’Abi "Antiriciclaggio, sede Ue in Italia"

Lettera a Draghi e ai ministri Franco e Di Maio "Il nostro Paese merita un’autorità finanziaria"

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di Elena Comelli

L’Abi chiede che l’Autorità europea antiriciclaggio stabilisca la sua sede in Italia. Il presidente Antonio Patuelli e il direttore generale Giovanni Sabatini hanno scritto una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco e al ministro degli esteri Luigi Di Maio, per chiedere che il governo italiano assuma l’iniziativa presso l’Unione Europea affinché l’Autorità europea antiriciclaggio abbia sede in Italia, dove operano importanti comunità finanziarie e di alti studi giuridici ed economici. All’appello dell’Abi si è unito anche Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia: "Il governo chieda all’Ue di scegliere l’Italia come sede dell’Autorità antiriciclaggio europea. Il nostro Paese può mettere a disposizione l’esperienza di Banca d’Italia e della Guardia di Finanza. Pronti a sostenere la proposta di Antonio Patuelli", ha detto Tajani.

Patuelli e Sabatini sottolineano che in Germania ha sede la Banca centrale europea e in Francia ha sede l’Autorità bancaria europea, mentre l’Italia, finora, non ospita alcuna autorità finanziaria europea. Nel più ampio ambito delle autorità e delle agenzie decentrate negli Stati membri dell’Unione Europea, l’Italia ospita solamente l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, con sede a Parma, e la Fondazione europea per la formazione, con sede a Torino.

L’Associazione bancaria italiana segnala inoltre l’impegno forte per la legalità, innanzitutto nell’antiriciclaggio, che le banche italiane da tempo sviluppano, anche all’avanguardia del contesto europeo. Proprio riallacciandosi a quest’ultimo punto, il candidato sindaco di Napoli Catello Maresca ha lanciato la proposta d’installare l’Autorità europea antiriciclaggio a Scampia. "Siamo il Paese dove operano importanti comunità finanziarie e istituti di alti studi giuridici ed economici, oltre che una magistratura inquirente di primissimo piano sotto il profilo della lotta al riciclaggio di capitali mafiosi", fa notare Maresca. Per il candidato sindaco "Scampia potrebbe essere il luogo ideale come sede di un così importante organismo. Un modo per connotare l’impegno del nostro Paese in tema di legalità e di lotta all’accumulazione e reimpiego di capitali mafiosi in attività legali, e un modo anche per ripartire da Scampia come luogo di legalità e non di malaffare".

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