Martedì 23 Aprile 2024

Anziani e diritti, una ricerca di 50&Più sulle gravi carenze. Cosa chiedono gli over 65

Quali sono i punti di riferimento fondamentali e la consapevolezza (anche) dei doveri

Anziani e diritti: tutto da costruire

Anziani e diritti: tutto da costruire

Roma, 24 marzo 2023 - Il rispetto dei diritti delle persone anziane, la partecipazione e l’inclusione alla vita pubblica, il reddito, la salute e l’autodeterminazione. Sono questi i nodi al centro del saggio “Età anziana: tempo di diritti e responsabilità” realizzata da Associazione 50&Più e Fondazione Leonardo.

All’interno del libro – edito il Mulino - anche i dati dell’indagine ‘I diritti degli anziani’ condotta in collaborazione con l’Istituto di ricerca Format Research e basata su un campione rappresentativo di over 64. Un’indagine dalla quale emergono aspetti importanti sulla percezione che le persone anziane hanno dei propri diritti: sono loro stesse a denunciare assenze e necessità.

Tra i dati più rilevanti, evidenziamo che soltanto il 32,3% del campione di riferimento ritiene che in Italia i diritti vengano rispettati: pensionati, disabili, donne, non autosufficienti e persone affette da patologie e giovani sono - in questo ordine - le categorie più svantaggiate. Emerge, inoltre, che il 90% della popolazione over 65 dedica gran parte del proprio tempo alla famiglia che rappresenta un punto di riferimento fondamentale.

Oltre il 95,8% del campione ritiene che sia un diritto delle persone anziane ricevere adeguata protezione in caso di fragilità; l’89,3% ritiene che sia un diritto avere accesso al proprio conto e ai propri fondi economici e il 96% ritiene che sia un diritto poter usufruire dell’assistenza domiciliare.

Dal report viene fuori anche la consapevolezza che le persone anziane hanno dei loro doveri. Tra questi quello di tenersi informati (affermato dal 74,9% del campione), fare prevenzione (71,5%) e partecipare alla vita pubblica e sociale (65%), elencati tra gli obblighi maggiormente percepiti. Il libro è stato presentato a Roma da Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Carlo Sangalli, presidente dell’Associazione 50&Più, Marco Trabucchi, presidente della Fondazione Leonardo, Pierluigi Ascani, presidente di Format Research, Emilia Romano direttore generale di HelpAge Italia e Anna Maria Melloni, vicedirettrice generale di 50&Più. E proprio Sangalli ha sottolineato: “In questi giorni è stato approvato il disegno di legge delega in favore della popolazione anziana e delle condizioni di non autosufficienza. Una serie di passaggi politici, da attuare entro il 31 gennaio 2024, che guardano alla promozione delle condizioni di vita, di cura e assistenza dei senior e delle loro famiglie cercando di soddisfare i loro bisogni sociali, sanitari e sociosanitari con una particolare attenzione a quelli connessi alla condizione di non autosufficienza”. Il disegno di legge, secondo Sangalli, pone alla base "il valore umano e sociale della persona, la promozione e valorizzazione delle attività di partecipazione e di solidarietà nelle attività culturali, l’associazionismo, il benessere di caregiver e famiglie, con l’obiettivo di garantire un’assistenza che sappia riconoscere tutti i bisogni e al tempo stesso contrasti la solitudine e la deprivazione relazionale delle persone anziane”. Marco Trabucchi, presidente della Fondazione Leonardo, a sua volta, spiega: “Chiediamo l’introduzione di misure di valorizzazione per la terza e quarta età che tengano conto delle caratteristiche di ciascuno nell’arco di tutto il processo di invecchiamento e che riguardino vari ambiti, dalle attività individuali a quelli sociali”. Non basta. “Ad esempio – insiste Trabucchi – la richiesta di investimenti in spazi pubblici comuni che facilitino l’incontro e la socialità o in servizi di trasporto come i taxi solidali e la possibilità di usufruire del trasporto pubblico gratuitamente. Chiediamo, inoltre, di investire in un’edilizia pubblica e privata che migliori le strutture e gli ambienti abitativi, ricreativi e di servizio per facilitare il mantenimento di una vita attiva tramite l’abbattimento delle barriere architettoniche o la possibilità per gli over 65 che vogliono vivere in cohousing con finanziamenti a fondo perduto nel recupero e nella ristrutturazione di immobili in disuso”.  

 

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