Giovedì 18 Aprile 2024

Anas cerca 50 ingegneri per la manutenzione

L’ente rafforza l’organico su strade e infrastrutture.

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"Anas ha compiuto negli ultimi anni un salto culturale importante, passando dalla manutenzione straordinaria alla manutenzione programmata, superando la logica dell’intervento emergenziale, destinando oltre 15 miliardi alla cura della rete esistente. Abbiamo lanciato un bando, che ha riscosso un grande successo con circa 4mila curricula ricevuti, per selezionare 50 ingegneri con funzioni di sorveglianza e manutenzione di strade, ponti-viadotti e gallerie, completando così una prima tranche di assunzioni di nuovi tecnici". Lo ha detto l’ad di Anas, Massimo Simonini (nella foto), nel corso del webinar ‘La manutenzione stradale, le best practice’ organizzato da Anas (Gruppo Fs Italiane) e dall’Associazione Mondiale della Strada (WRA - PIARC).

"L’evoluzione della tecnologia – ha proseguito Simonini – influisce molto sul tema della manutenzione e per questo Anas ha avviato alcuni progetti per sviluppare le più recenti innovazioni nelle infrastrutture. In primis, il programma ‘Smart Road’, un insieme di infrastrutture tecnologiche che puntano alla sostenibilità e all’innalzamento della sicurezza e della fruibilità delle strade, attraverso la Digital Transformation, che comprende anche la sensoristica di monitoraggio per ponti e viadotti che stiamo sviluppando con le università italiane. Ricerchiamo continuamente il confronto a livello internazionale per individuare e condividere le best practice. Stiamo facendo tanto e vogliamo continuare a fare di più e meglio".

Secondo il presidente di Anas, Claudio Andrea Gemme, "la manutenzione oltre ad essere un elemento principale per la sicurezza della rete ha una serie di pregi che in una fase di rilancio dell’economia rappresenta una variabile significativa. Ha una attivazione rapida, 3-6 mesi, non necessita di particolari autorizzazioni, ha un impatto immediato sul Pil con rapido impiego di risorse umane, forniture e fatturati per cantieri. Oltre a innalzare i livelli di comfort e sicurezza, aumenta la capacità trasportistica, senza consumare territorio, con basso impatto ambientale".

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