Mercoledì 24 Aprile 2024

Ambiente e occupazione Cartiera Celtex scommette sul magazzino hi-tech

Massimo Stefanini

ALTOPASCIO (Lucca)

DAI RAVE PARTY a un magazzino a elevatissima automazione, 4.0, tra i più evoluti d’Europa che si abbina alla creazione di nuovi posti di lavoro che rivoluziona in maniera copernicana l’equazione robot uguale minore occupazione. Accade all’industria cartaria Celtex di Altopascio, nella Piana di Lucca, dove l’impresa è sbarcata anni fa riqualificando una zona di estremo degrado, acquisendo l’ex Fonderia, sfruttando la vicinanza (pochi metri) rispetto all’autostrada Firenze-Mare che la rende baricentrica rispetto al resto della Toscana, privilegiando una scelta precisa: bonificare, anziché costruire ex novo, magari all’estero, con minori costi.

IL GOVERNATORE Enrico Rossi, recentemente ha inaugurato il nuovo punto di stoccaggio a struttura verticale, dove il materiale non viene mai a contatto con la presenza umana, con deposito in un sito privo di ossigeno. Ciò rappresenta il top della sicurezza sotto il profilo della prevenzione incendi. Massima attenzione viene dedicata all’ambiente, infatti nel prossimo mese di agosto entrerà in funzione una turbina cogeneratrice nello stabilimento di Villa Basilica, a cavallo fra Lucchesia e Valdinievole, fra le Province di Lucca e di Pistoia, che recupera gli scarti e che dovranno diventare, in un processo a cascata, nuova materia prima per far ripartire il ciclo. 15 i giovani ingegneri e tecnici con le migliori professionalità selezionabili (c’è già in atto una sinergia con l’Università di Pisa) saranno assunti a breve e si sommeranno ai 65 addetti già presenti in quello che diventerà l’hub di riferimento regionale:

«L’INNOVAZIONE produce lavoro perché le moderne tecnologie hanno bisogno di persone esperte e capaci, le esigenze sono mutate – commenta il CEO e presidente Andrea Bernacchi – la Toscana ha una vocazione manifatturiera, qui si parla di elevata tecnologia, ma è nato nel 1700 quel distretto cartario che adesso è il primo in Europa. Altro tema quello dello smaltimento, con soluzioni praticabili solo con l’economia circolare, gli scarti diventano nuove opportunità, anche di guadagno, per le imprese». Sempre in tema ambientale, è stato evidenziato come l’azienda, attraverso le turbine di cogenerazione, abbia ridotto le emissioni di gas inquinanti dell’80 % e del 70 il consumo di energia elettrica.

CELTEX serve 31 nazioni e ha inglobato ditte omologhe in Germania, ma crede nella Toscana: Altopascio con l’hub logistico, gli stabilimenti di Lucca con Montecarlo, Guamo e Villa Basilica (anche converting), altri stabilimenti sono a Cenaia e a Migliarino (secondo magazzino), in provincia di Pisa e a Fivizzano di Massa, dove si lavora la pura cellulosa. L’azienda insiste su 60 mila metri quadrati globali, 20 mila costituivano l’ex ceramica Mancioli. Una vasta operazione di pulizia e di ammodernamento ha condotto all’eccellenza. I numeri. 436 dipendenti, 65 a Altopascio, 9 stabilimenti, 31 Nazioni servite, 101 mila tonnellate all’anno prodotte, 220 milioni di fatturato.

«Non sottovalutiamo i 30 milioni di tasse pagate in Italia e gli 85 milioni di utili interamente distribuiti senza staccare cedole e dividendi – chiosa Bernacchi – 3 milioni pronti ad essere investiti per realizzare nuove linee produttive. Un business etico dove la persona ha una sua centralità: Celtex ha contribuito per il rifacimento di piazza d’Armi a Montecarlo, sostiene lo sport e il volontariato, come le Misericordie».

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