Mercoledì 24 Aprile 2024

Ecco perché Amazon ha comprato Mgm. Così Bezos ha rotto gli indugi

Oltre al catalogo di 4mila film, l'accordo include una serie di proprietà intellettuali come Rocky, James Bond, Robocop e tanti altri: un serbatoio di storie per attirare spettatori con future produzioni sul grande e sul piccolo schermo

Il leone della MGM (Ansa)

Il leone della MGM (Ansa)

Milano, 26 maggio 2021 - Un catalogo di oltre quattromila film, tra cui i classici di Hollywood 'Ben Hur' e 'Via col vento'. Una serie di proprietà intellettuali tra cui spiccano non solo James Bond, ma anche Rocky, Robocop e la Pantera Rosa. Questo – è molto di più – è quello che Jeff Bezos, tramite Amazon, ha comprato investendo quasi 9 miliardi di dollari in Mgm Holding, ovvero l'ultima incarnazione della celebre casa di produzione cinematografica Metro Goldwyn Mayer. Si tratta della seconda scommessa più costosa del gigante delle consegne online (dopo l'acquisto di Whole Foods), nonché dell'ennesimo passaggio di mano delle produzioni del 'Leone che ruggisce', che nel 2005 era stato comprato da Sony e nel 2010 aveva dichiarato bancarotta, finendo sotto il controllo di un gruppo di Hedge fund di Wall Street e continuando quindi a realizzare contenuti per cinema e tv.

Un catalogo da rimpinguare

Perché Bezos, dunque, ha deciso di rompere gli indugi e puntare così forte su Mgm? La prima risposta è facile: il servizio Prime Video di Amazon è quello con l'offerta più limitata tra i colossi dello streaming. Si parte già da numeri ragguardevoli: degli oltre 200 milioni di utenti Prime, lo scorso anno 175 milioni persone hanno visto un contenuto Prime Video in streaming. Dunque, un'iniezione di classici e film di grande successo non possono che attrarre altri abbonati, oltre a inserirsi nella strategia di Amazon che, lo ricordiamo, ha già speso 10 miliardi in 10 anni per l'Nfl  (il campionato di football americano) e puntato una vagonata di soldi sulla prossima serie tv basata su 'Il Signore degli Anelli', con cui spera di superare i numeri de 'Il Trono di Spade'.

Un universo di storie da produrre

Ma c'è di più. Col Covid, il mondo del cinema è cambiato. E non è detto che – finita la pandemia – tutto torni come prima. I servizi in streaming, in quest'ultimo anno, sono diventati un'abitudine per milioni di famiglie e per le sale cinematografiche non sarà facile recuperare il tempo – e gli spettatori – purtroppo persi in questo periodo. La differenza di esperienza, va da sé, è imparagonabile, ma anche i costi lo sono, se è vero che, con poco più di 10-12 euro oggi ci si abbona per un mese a una piattaforma in streaming. Sempre più frequentemente, i film vengono distribuiti in contemporanea in sala e online a noleggio a casa, con un pagamento aggiuntivo (attorno al 12-15 euro): questa fetta fa gola a Bezos, che – con gli eroi Mgm – sarebbe pronto a sfidare i concorrenti, anche con i grandi blockbuster (mentre ora gli è riuscito solo con prodotti tv più di nicchia come Transparent e Handmaid's Tale). Quindi dal piccolo al grande schermo, e ritorno. Senza contare il successo che potrebbe avere, fa notare qualche osservatore americano, un 'Rocky Expanded Universe', con serie tv e speciali sul pugile di Sylvester Stallone e il suo mondo.

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