Alta tensione Tim Gubitosi lascia Ora Kkr è più vicino

Cda fiume, le deleghe a Rossi. Labriola in pole per il vertice. Può partire la due diligence dell’Opa del fondo americano

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di Achille Perego

Nel venerdì nero delle Borse è andato in scena quello di passione per Tim che ha visto dopo tre anni l’addio di Luigi Gubitosi, le cui deleghe sono state temporaneamente in parte attribuite al presidente Salvatore Rossi e, quelle più operative, al responsabile di Tim Brasil, Pietro Labriola. Candidato a diventare il nuovo ad ma che per ora, non potendo essere cooptato nel board, manterrà lo stesso incarico in Brasile e succederà a Gubitosi - che resta in consiglio - come direttore generale. Quello di ieri è stato per Tim un lungo e infuocato cda nel quale erano in discussione la manifestazione d’interesse del fondo americano Kkr per acquisire il 100% della società e lo scostamento di qualche centinaio di milioni dei ricavi, in buona parte causato dai risultati deludenti della partnership con Dazn, tra le cause del pressing del principale azionista, i francesi di Vivendi, per un ricambio al vertice. Un passo indietro per cui l’ex ad Luigi Gubitosi aveva dato la sua disponibilità alla vigilia del cda anche per sgombrare il campo di fronte alla mossa di Kkr. Per la quale il consiglio, che ha nominato Paola Sapienza lead indipendent director, non ha chiuso la porta ma deciso di avviare il percorso di valutazione dell’offerta – che per i piccoli azionisti (Asati) non risponderebbe al reale valore della società – istituendo un comitato ad hoc che si metterà al lavoro già dalla prossima settimana nel confronto con Kkr e che vedrà Labriola in prima fila.

Mentre si battagliava nel cda, con l’addio di Gubitosi salutato positivamente dal leader della Lega Salvini, che ribadisce di "andare avanti nell’interesse nazionale", il titolo Tim ha chiuso con un leggero ribasso (-0,72% a 48,05 euro) sempre vicino ai 50,5 cent dell’offerta indicativa di Kkr. La resistenza, in una giornata nera per la Borsa, conferma l’attesa del mercato per un aumento dell’offerta o per una contro-Opa, finora mai ventilata da Vivendi. Gli analisti però ipotizzano anche una possibile alleanza del fondo di private equity Cvc con Kkr. Piuttosto che muoversi da solo, Cvc potrebbe infatti pensare a una partecipazione all’Opa del fondo Usa per contribuire al possibile esborso di 11 miliardi.

Intanto, mentre resta alta la preoccupazione sul fronte occupazione dei sindacati, che hanno confermato la mobilitazione unitaria e lunedì mattina il presidio davanti al Mise, dopo i ministri Franco e Giorgetti ieri è stato il responsabile dell’Innovazione tecnologica Vittorio Colao a ribadire la posizione del governo. "Le vicende di mercato le lasciamo al mercato – ha spiegato -. Ovviamente seguiamo la situazione perché abbiamo a cuore la sicurezza delle reti e dei dati italiani e, per quanto mi riguarda, i piani di sviluppo di banda larga e 5G che fanno parte del Recovery plan".