Giovedì 18 Aprile 2024

Alitalia, proroga per vendita e rimborso. Ma Lufthansa: "Così non va, ristrutturatela"

Un decreto del governo concede alla compagnia più tempo per la cessione e la restituzione del prestito ponte. Ma i tedeschi frenano: "L'Italia deve riorganizzare costi, dimensione e destinazioni"

Alitalia, prorogati i termini per il salvataggio (Ansa)

Alitalia, prorogati i termini per il salvataggio (Ansa)

Roma, 26 aprile 2018 - Il governo concede ad Alitalia una proroga dei tempi per la procedura di cessione (fino a fine a ottobre) e per il rimborso del 'prestito ponte' che gli era stato concesso (fino a metà dicembre). E' quanto stabilisce un decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri riunitosi questa mattina. Una boccata d'aria fresca per la nostra compagnia di bandiera ma il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda ha espresso cautela, ricordando che anche se "i commissari hanno ben operato - e che - il prestito ponte è pressochè intatto, comunque la situazione di Alitalia rimane nel lungo periodo fragile". "Stiamo parlando - ha aggiunto Calenda - di un'azienda molto piccola che deve fare degli investimenti molto significativi e la riduzione ulteriore delle perdite di esercizio può avvenire solo con l'acquisto di nuovi aerei e un accordo sindacale che ovviamente deve essere fatto nella fase di trasferimento dell'azienda".

CALENDA: "SERVE UN NUOVO GOVERNO" - Il ministro ha inoltre ricordato che per la prossima fase di contrattazione sarà necessaria la presenza di un nuovo governo che abbia la possibilità di dialogare con gli investitori: "E' chiaro che adesso bisogna entrare in un fase di negoziazione più stretta che presuppone che ci sia un governo, che su questo abbia possibilità di esprimere il proprio orientamento. Dal momento dall'accordo per la vendita al trasferimento dell'asset ci vorrebbero 6 mesi, tra antitrust europeo e due diligence".

LUFTHANSA NON CI STA - Nonostante la proroga, in mattinata Ulrik Svensson, cfo del colosso tedesco Lufthansa, principale candidata all'acquisizione, ha fatto sapere che le condizioni in cui si trova oggi Alitalia sono tali per cui "non ci interessa per niente". La compagnia "va ristrutturata in termini di dimensione, costi, destinazioni e così via, e questa ristrutturazione va fatta dall'Italia non possiamo farla noi da azionisti", ha sentenziato Svensson, affermando che qualora il matrimonio non riuscisse, "un'alternativa" potrebbe essere "scalare Air Dolomiti". "L'Italia -  fanno sapere da Lufthansa -  è un mercato molto importante per noi, il secondo più importante dopo gli Usa".

 

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