Aiuti di Stato anti Covid: tremila miliardi nella Ue, la metà in Germania

di Elena Comelli

Una pioggia di aiuti di Stato è stata approvata dalla Commissione per i Paesi dell’Ue dall’inizio della pandemia: 3.030 miliardi di euro. Una pioggia che è caduta soprattutto sulla Germania (nella foto la von der Leyen con la Merkel), con il 52,5% degli aiuti approvati, come rileva il rapporto uscito ieri. In seconda posizione, l’Italia col 15,3% degli aiuti e la Francia in terza, col 14,4%. Seguono poi la Spagna, col 5,6% dell’intera cifra, la Polonia (2,1%) e il Belgio (1,9%). Gli aiuti notificati dagli altri Stati membri si aggirano tra 0,01% e 1,5% dei 3.030 miliardi stimati. Sono gli ultimi dati della Direzione generale competition della Commissione, aggiornati al 6 aprile. Bruxelles ha sospeso le restrizioni sugli aiuti di Stato, normalmente più rigide, a metà marzo 2020, consentendo ai 27 Stati dell’Ue di pompare denaro nelle aziende colpite dal Covid. Ma non tutti gli aiuti concessi sono poi stati realmente pagati a compagnie aeree, ristoranti, agricoltori e alle altre aziende in difficoltà.

"Quando abbiamo analizzato i fondi pagati, abbiamo visto un andamento diverso. E questo è ovviamente il motivo per cui è più interessante analizzare le somme reali che fluiscono nell’economia", ha detto la commissaria Margrethe Vestager. "La Germania ha pagato circa il 25-27% degli aiuti totali approvati, la Francia un po’ di più, a seguire la Spagna e l’Italia", ha detto. Vestager si riferisce però solo alla prima parte degli aiuti concessi da Bruxelles: su 2.300 miliardi di aiuti concessi l’anno scorso, solo 354 miliardi sono stati effettivamente pagati. La Francia ha erogato 123 miliardi, la Germania 96, la Spagna 65 e l’Italia 26.

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