Giovedì 25 Aprile 2024

Parmigiano Reggiano, tre pilastri sostenibili per presente e futuro

La strategia del Consorzio del Parmigiano Reggiano

Il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli

Il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli

I ricavi salgono a 56 milioni di euro (contro i 51,8 del 2021 e i 38,4 del 2020), di cui 31 milioni sono stati destinati alle attività di marketing e comunicazione. Il consorzio del parmigiano reggiano riparte nel 2022 con una strategia che poggia su tre pilastri: creazione di nuovi spazi di mercato anche all’estero, riduzione del contributo ordinario per i produttori (da 7 euroforma a 6 euroforma) e un nuovo accordo per la regolazione dell’offerta 2023-25. e proseguono gli investimenti sul benessere animale e sostenibilità della filiera e qualità del prodotto. sono le linee guida approvate dall’assemblea generale dei consorziati per l’approvazione del bilancio preventivo 2022.

Nel dettaglio. Sul totale di 56 milioni di euro, 15,8 milioni andranno a coprire i costi di funzionamento del Consorzio mentre le risorse destinabili alle attività sono – al netto degli accantonamenti, ammortamenti e tasse – 40,2 milioni di euro. Gli investimenti per azioni di marketing e comunicazione sono pari a 31 milioni di euro con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo della domanda in Italia ed all’estero. Relativamente agli investimenti promozionali, una decisa accelerazione è rivolta al pilastro del Piano Marketing "mercati esteri" con investimenti per 11,9 milioni euro (contro i 9 milioni del 2021), ed i restanti 19,1 milioni di euro sono stati destinati agli altri sei pilastri per Piano marketing legati ad attività orizzontali, allo sviluppo del marchio ed alla campagna pubblicitaria in Italia. Investimenti per 3 milioni sono destinati al programma "Premium 40 Mesi" per sostenere il segmento del Parmigiano Reggiano a lunga stagionatura: oltre alla prosecuzione dei plafond di produzione 2018, 2019, 2020, il progetto si amplia con 50.000 forme dei lotti di produzione II e III 2021. Nel 2022 sono stati inoltre stanziati 3 milioni di euro per progetti di miglioramento del benessere animale e della sostenibilità. Infine, 1 milione di euro è stato stanziato per il Bando 2021 a sostegno degli investimenti in attrezzature per i centri raccolta latte. L’assemblea di fine 2020 aveva deliberato, per gli anni 2022, 2023 e 2024, di incrementare a 7 euroforma l’importo della contribuzione ordinaria. Ora l’assemblea, alla luce degli scenari di mercato e delle previsioni della contribuzione aggiuntiva 2022, ha deciso di ridurre di tale importo a 6 euroforma per l’anno di produzione 2022. Tale intervento non condiziona né pregiudica la realizzazione delle attività previste nel bilancio preventivo del 2022.

Le novità più importanti sono due: consolidare, senza ulteriori aumenti, la produzione di fine 2021, prevedendo una riduzione delle riassegnazioni annuali (dal 10,0% allo 0,5%) e l’aumento degli importi di contribuzione aggiuntiva con Importo Unico da 18 a 25 euroquintale e Importo Grande Splafonatore da 30 a 40 euroquintale. La seconda è la generazione e distribuzione di nuove "Quote Latte Parmigiano Reggiano" agevolate per circa 1,8 milioni di quintali (gratuite e a prezzi agevolati) finalizzate a ridurre il livello di splafonamento, e di conseguenza di contribuzione economica aggiuntiva, per gli allevatori che rispetteranno i criteri specifici di non aumento produttivo. Commenta il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli: "Il biennio 2020-2021 è stato segnato dalla pandemia, che ha portato stravolgimenti e incertezze impreviste. Dal punto di vista del mercato e della produzione, la filiera ha risposto bene a questa fase. Nel 2020, nel pieno della crisi sanitaria, il mercato ha premiato il Parmigiano Reggiano con una crescita importante sia all’estero (10,7%) che in Italia (+7,9%). Nel 2021 questi risultati importanti sono stati consolidati".