Mercoledì 24 Aprile 2024

NASCE IL BIO-ORTO SUL TETTO DELLA FAO

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É STATO INAUGURATO a Roma, sul tetto della Fao, un Bio-Orto con l’obiettivo di esplorare la possibilità di replicare giardini pensili biologici dove il suolo è scarso o poco produttivo per alleviare la carenza di cibo nei sistemi più fragili come le montagne e le zone urbane. La terrazza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura ospita antiche varietà biologiche, tra cui, per citarne alcune relative a questa stagione, il peperoncino Papecchia, il cavolfiore violetto catanese, la cicoria catalogna di Brindisi, il sedano nostrale di Francavilla Fontana e il peperone Sweet Julie. Le specie di piante selezionate per la coltivazione provengono dai campi catalogo della Fondazione Seminare il Futuro, di cui fa parte NaturaSì, "da anni impegnata in ricerca e selezione di varietà specifiche per l’agricoltura biologica".

L’orto biologico, accreditato come primo nel suo genere su un edificio delle Nazioni Unite, è realizzato da NaturaSì con l’Università La Sapienza - Orto botanico di Roma, dalla startup Ecobubble e da Slow Food in qualità di membri della Mountain Partnership, alleanza delle Nazioni Unite che si prefigge di migliorare la vita delle popolazioni di montagna e proteggere gli ambienti montani, salvaguardando la biodiversità e l’agricoltura di alta quota. il Bio-Orto potrà essere oggetto di visite guidate e tra tre anni verrà restituito a NaturaSì per la sua istallazione presso l’Orto Botanico di Roma. Il Bio-Orto è stato inaugurato alla presenza del direttore generale della Fao Qu Dongyu e del vicedirettore Maurizio Martina.