Giovedì 18 Aprile 2024

"LA CAMPOFILONE, LA PASTA ALL’UOVO NASCE DALLA FILIERA CIRCOLARE"

Migration

HA FATTO DEL RISPETTO della natura e delle tradizioni contadine, l’etica fondante della sua azienda, e proprio per questo guai a chiamarlo imprenditore, perché lui, vuole essere identificato ‘contadino’. È Enzo Rossi (nella foto), titolare de ‘La Campofilone’, di Campofilone, azienda leader nel mondo per la produzione di pasta all’uovo. Nata nel 1912, ‘La Campofilone’ è l’unica realtà nazionale a vantare una filiera interamente di proprietà 100% marchigiana. L’impresa di Rossi infatti, da sempre affiancato dalla moglie Maria e da oggi anche dalle figlie Federica e Maria Vittoria, produce non solo pasta all’uovo secondo la tradizione secolare, ma anche grani (non Ogm) cereali e uova da galline allevate a terra e senza alcun utilizzo di antibiotici (pollaio certificato ‘antibiotic free’) rigorosamente controllati dal pulcino all’uovo. Tutto questo l’azienda lo fa, lavorando su 120 ettari di terreno e allevando 12mila galline.

Un lungo percorso di crescita che Rossi ha costruito partendo dalle antiche tradizioni dei pastai di Campofilone (patria del Maccheroncino di Campofilone Igp) passando per l’ascolto dei ritmi della natura, fino ad arrivare alla produzione di pasta all’uovo, custode di una simbologia molto forte, che porta nel mondo il territorio fatto di cultura, storia e modello di vita sana che passa attraverso il cibo di qualità.

Rossi, perché vuole essere chiamato ‘contadino’?

"Perché mi sento orgoglioso di esserlo e voglio valorizzare le mie radici. Poi perché il contadino è ricco se sa ascoltare e rispettare i doni che la natura sa dare svelando semplici segreti per il benessere psicofisico".

Parte da questa concezione la filiera chiusa de La Campofilone?

"Preferisco il termine ‘filiera circolare’ e parte da qui. La pasta all’uovo che arriva sulle tavole di tutto il mondo, è realizzata con materie prime prodotte interamente nel circuito di produzione. Quindi: le uova utilizzate sono prodotte nei nostri pollai dove le galline vengono alimentate con granaie non ogm italiane e aggiunta di semi oleosi su sistemi di allevamento che rispettano il benessere dell’animale. Allo stesso tempo, le farine utilizzate per la pasta provengono da grani coltivati nelle terre aziendali con sistemi agricoli non invasivi per i terreni".

Rispetto della tradizione anche nel processo di lavorazione della pasta?

"Da sempre lavoriamo a temperatura perfetta di 36,5 gradi che mai si oltrepassa nel processo di trasformazione, neanche durante l’essicazione. E’ una filosofia aziendale che si unisce ad ordine, igiene, pulizia e formazione, come facevano le pastaie di una volta, in primis mia madre che continua a darci lezioni a garanzia di massima qualità".

È giusto dire che abbia portato nella sua azienda, lo stile dell’antica fattoria dove si produceva, trasformava e somministrava ogni prodotto?

"Si. Noi ‘uomini della modernità’ non abbiamo inventato niente. La filiera circolare è quella dei contadini del passato".

Oltre al mercato italiano, La Campofilone esporta pasta all’uovo in tutto il mondo. Come ha influito l’epidemia nel settore delle vendite?

"Dal pre Covid ad oggi, la richiesta estera è passata dal 40 al 60% al punto di essere necessario un potenziamento di produzione e quindi di risorse umane impiegate in azienda. Va detto che l’epidemia ha portato grandi cambiamenti nello stile alimentare del consumatore che ha compreso l’importanza ed il valore del mangiare sano, del cibo di qualità e genuino a garanzia della salute. Il Covid ha causato tanto dolore e contemporaneamente ha insegnato, soprattutto ai giovani, un modo sano e vincente di fare marketing. Quello fondato sulla cultura del benessere che si fa ricercando il prodotto di eccellenza, di cui l’Italia è ricca".

Il Covid ha influito anche sul passaggio generazionale de La Campofilone?

"Con mio grande orgoglio, le nostre figlie Federica e Maria Vittoria, dopo il percorso di studi e l’entrata in punta di piedi in azienda, oggi ne sono parte integrante. Sono certo sapranno portare il valore aggiunto necessario al raggiungimento di nuovi successi e traguardi personali ed aziendali". Paola Pieragostini