Giovedì 18 Aprile 2024

Il ‘mediatore culinario’ che avvicina Oriente e Mediterraneo

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IL GUSTO esotico e sofisticato della cucina orientale e le eccellenze genuine e inimitabili di quella mediterranea. È il matrimonio tra sapori, unico nel suo genere, che Omar Mohamed (nella foto in basso) è riuscito a realizzare, entusiasmando sia chi è appassionato di sushi sia chi non lo apprezza particolarmente. L’idea di mediazione culinaria che sta alla base della società “Crudo”, fondata nel 2021, nasce "dalla volontà di avvicinare gli italiani alla cucina del Sol Levante", spiega. Un obiettivo che l’imprenditore persegue sia nel locale aperto a Bologna, sia attraverso un attività di catering per eventi che contempla anche la possibilità di inviare cuochi a domicilio. Ad affiancare la produzione culinaria, una vasta cantina dell’Emilia-Romagna che offre una selezione di champagne e vini di prima qualità, sotto la direzione del sommelier Domenico Vizzini.

Quello della società ‘Crudo’, spiega il ‘mediatore culinario’, "è un progetto ambizioso, iniziato quattro anni fa. Realizziamo piatti della cucina tradizionale giapponese reinterpretata in chiave mediterranea, utilizzando eccellenze italiane e materie prime a chilometro zero, come la carne per la tartare, il gambero rosso di Mazara, il gambero viola di Gallipoli e lo scampo della Sicilia. I nostri ingredienti sono freschi e genuini e poniamo una grande attenzione nella scelta delle materie prime. I roll giapponesi, ad esempio – prosegue – sono rivisitati in chiave italiana, con alimenti come l’asparago, i fiori di zucca e il tartufo".

L’idea di Omar Mohamed si è rivelata vincente. La società ha chiuso il 2022 con un fatturato che sfiora il milione di euro. E "ho ricevuto – rivela – offerte da importanti gruppi che mi hanno invitato a esportare questo business in altre città italiane e anche all’estero, ma per ora è prematuro". Un traguardo importante per un giovane arrivato a Bologna da Crotone e che ha iniziato dal nulla. "Sono partito chiedendo un prestito alla banca e aprendo un piccolo negozio di abbigliamento – racconta – dopo tanti sacrifici, sono arrivato fin qui".

Paola Benedetta Manca