Martedì 16 Aprile 2024

Nemo's Garden, il basilico adesso cresce sotto il mare

Nemo's Garden, il basilico adesso cresce sotto il mare

COLTURE IDROPONICHE A -10 METRI Ognuna delle sei biosfere (foto sopra e a sinistra) ha un diametro di circa 2 metri, ed è posizionata a profondità variabile fra i 6 e i 10 metri in una baia riparata vicino a Noli (Savona).

Roma, 7 febbraio 2022 - Coltivare basilico sott’acqua. E anche lattuga, erbe aromatiche, aloe: solo oltre cento le varietà di piante coltivate finora nelle biosfere di Nemo’s Garden, che si trovano a sulla costa ligure, a Noli (Savona), non lontano da riva e a una profondità che varia dai 6 agli 11 metri. "Lo scorso anno a settembre abbiamo anche fatto una ’festa del raccolto’ – racconta Federico Giunto –. Abbiamo più di cento piante, crescono molto bene le spezie, le erbe aromatiche, abbiamo piantato anche lattuga, aloe vera e abbiamo sperimentato il tabacco. Stiamo facendo ricerche per capire come queste piante possono essere utili: per noi è sfidante perché non sappiamo cosa andremo a scoprire".

Il progetto Nemo’s Garden nasce dieci anni fa, nel 2012, grazie a Sergio Gamberini, fondatore e presidente dell’azienda di attrezzatura subacquea Ocean Reef Group. L’obiettivo di Gamberini era unire due passioni, quella per l’agricoltura e quella per la subacquea in una sfida per verificare i potenziali benefici dell’agricoltura sott’acqua. "Nemo’s Garden è con l’intento di creare un sistema di agricoltura alternativo e sostenibile – spiega Giunto – e strada facendo ci si è resi conto che ha prodotto anche altri effetti positivi: è diventata un riparo per i pesci e un’attrazione turistica. La gente viene vedere e i cavallucci marini che ci sono, ma anche le biosfere". Al momento è l’accesso è aperto a tutti: sub, snorkelisti e apneisti possono visitare l’area circostante le biosfere, ovviamente senza entrare nelle strutture e rispettando le regole generali di prudenza e sicurezza.

Le biosfere posizionate a Noli sono 6, ancorate a una profondità fra i 6 e i 10 metri. Ogni biosfera ha un diametro di circa due metri, può ospitare due operatori contemporaneamente, ed è stata riempita d’aria con le bombole per creare una bolla, aria che che viene cambiata regolarmente. è un sistema chiuso e protetto che per questo non necessita di insetticidi. Semplice da raccontare, complicato da fare: ad esempio le attrezzature per la coltivazione vengono portate in profondità, o mosse fra le biosfere, con valigette ermetiche, per evitare di bagnare o danneggiare gli strumenti di lavoro.

Ogni biosfera è dotata corrente elettrica, di wi-fi e, aspetto fondamentale, di acqua dolce che viene utilizzata per innaffiare le piante: la coltivazione è idroponica, quindi senza terra. "Viene creata con un sistema di condensa, per la differenza di temperatura fra interno ed esterno che crea una sorta di effetto pioggia. Se questa condensa non è sufficiente – spiega Federico Giunto – abbiamo la possibilità da terra di avere un supplemente d’acqua dolce, che serve anche per sciacquare le degli operatori quando entrano e non danneggiare le colture". Ogni biosfera ha sensori di rilevazione per tutti i parametri come temperatura interna, ossigeno Co2, e una videocamera che permette agli operatori di essere in contatto con la centrale e lavorare nella massima sicurezza.

La luce che arriva sott’acqua è sufficiente a far crescere le piante: si crea una sorta di effetto sottobosco, che favorisce una crescita più veloce sopratutto nelle fasi iniziali, e con proprietà di olii essenziali molto maggiore rispetto alle coltivazioni in superficie. Le sei biosfere al momento sono in assetto invernale: sono state posizionate un po’ più in profondità, verso gli 11 metri, per proteggerle dalle mareggiate, anche se il loro posizionamento nella baia di Noli è già in una zona protetta. In primavera ne verranno aggiunte altre tre, una sfida a livello di risorse e di tempo necessario.

Già, le risorse: Nemo’s Garden è stata uno spin off di Mestel Safety, che fa parte dell’azienda californiana Ocean Reef. La sede italiana di Mestel segue sia la parte di produzione che quella di ricerca e sviluppo di materiali e attrezzatuire per la subacquea. E sono stati gli ingegneri elettronici e meccanici di Mestel a sviluppare le biosfere di Nemo’s Garden. Nel 2021 il progetto da spin off è diventato una start up, per camminare con le proprie gambe: "Dopo dieci anni – spiega Giunto – ci siamo resi conto che aveva raggiunto una sua maturità, e che meritava di diventare una realtà a se stante. Per crescere è inevitabile dialogare con altre realtà, molto più specializzate in altri settori, con l’obiettivo di rendere questo progetto disponibile su larga scala".

Al momento, infatti, i costi sono quelli di un progetto di ricerca: ogni biosfera costa circa 4000 euro, a cui vanno aggiunte le spese di mantenimento e di lavorazione. La strada per diventare economicamente sostenibile è davvero lunga, ma intanto Nemo’s Garden ha inizia a percorrerla. Il primo passo è stato un accordo con Siemens, il secondo prevede di portare questa tecnologia in altre parti del mondo, ad esempio su isole che non hanno terreno o acqua dolce sufficienti alla coltivazione.