Roma, 26 settembre 2023 – Riecco le tende. Alla vigilia dell’inizio dell’anno accademico gli studenti universitari tornano a protestare contro il caro affitti. Il sindacato studentesco Unione degli Universitari (Udu) boccia il governo, denunciando l’assenza di una strategia su alloggi universitari, affitti, utilizzo del Pnrr, borse di studio, caro libri. Al via ieri da Roma la mobilitazione nazionale che durerà tutta la settimana con “tendate”, flash mob, presidi e striscionate in 25 città universitarie di tutta Italia. Gli studenti dell’Udu stanno anche preparando per una nuova mobilitazione nazionale ad ottobre.

Lo slogan della protesta è "Vorrei un futuro qui": gli studenti chiedono "misure urgenti per poter studiare e lavorare in Italia, senza dover emigrare all’estero". "Il Consiglio dei ministri interverrà sugli idonei non beneficiari del precedente anno accademico che non avevano ancora ricevuto la borsa di studio, stanziando 17 milioni di euro. È un piccolo passo avanti – osserva Camilla Piredda dell’Udu – ma non è possibile rincorrere in questo modo le emergenze e fare aspettare un anno gli studenti senza borsa. Chiediamo al presidente Meloni e al ministro Bernini di trovare urgentemente un miliardo di euro per intervenire su studentati pubblici, affitti, borse di studio, salute mentale e caro libri".
Agli studenti hanno epresso soldarietà i sindacati (Cgil, Uil) e politici di Pd, M5s e Allenza Verdi Sinistra. "Quelle degli studenti – ha replicato Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e ricerca – sono manifestazioni legittime, ma gli studenti sanno che abbiamo stiamo lavorando per risolvere il problema. Abbiamo creato una cabina di regia a Palazzo Chigi, per trovare subito dei gestori degli immobili sfitti censiti. Abbiamo già identificato in estate 500 immobili sfitti, per un totale di circa 67.000 posti letto già censiti".
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