Mercoledì 24 Aprile 2024

Aeffe vince la sfida del virus e riparte dal business online

Via al piano di rilancio del gruppo riminese del lusso

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L’emergenza Covid-19 frena il mercato del lusso. Nonostante la battuta d’arresto legata alla pandemia, il gruppo Aeffe – la società di San Giovanni in Marignano (Rimini) a cui fanno capo marchi quali Alberta Ferretti, Philosophy, Moschino e Pollini – si prepara comunque alla ripartenza e mette in campo un piano di rilancio che va dal potenziamento dell’attività digitale a misure per i lavoratori. Nel primo trimestre del 2020 i ricavi consolidati del gruppo Aeffe sono stati pari a 76,2 milioni di euro, contro i 102,2 milioni del primo trimestre 2019, registrando un calo del 25,4% a tassi di cambio correnti. A soffrire maggiormente è la divisione prêt-à-porter, andata incontro a un decremento del 30% sia a cambi correnti che costanti rispetto al primo trimestre 2019, mentre la contrazione per la divisione calzature e pelletteria si è fermata al 7,9%. Per quanto riguarda le collezioni della prossima stagione autunnoinverno 2020-2021, la campagna vendite del gruppo si è conclusa con una flessione del 6,5%.

Negli ultimi mesi il mondo del lusso ha arrancato a livello globale, dall’Europa all’America passando per l’Asia. In Italia le vendite (che pesano per il 47,8% del fatturato) sono diminuite del 21%: calo riferibile sia al canale wholesale sia al canale retail, che hanno entrambi risentito delle stringenti misure di contrasto alla diffusione della pandemia in termini di blocco delle attività non essenziali a partire dalla seconda settimana di marzo. Quadro negativo anche in Europa (-10,7%) e America (-31,4%), ma il calo maggiore è quello che si registra in Asia e nel resto del mondo (-44,2%). L’area del Far East è stata duramente colpita dalle restrizioni imposte per il contenimento del virus, mentre il Middle East ha registrato un calo meno significativo. L’area della Cina ha riportato nel periodo un calo del 42%; negli ultimi giorni la regione ha registrato segnali positivi delle vendite e il traffico nei negozi sta mostrando un trend in ripresa.

"Il primo trimestre del 2020 – commenta il direttore generale Marcello Tassinari – ha risentito degli effetti della pandemia da Covid-19 che ha portato i vari governi dei Paesi dove opera il gruppo ad adottare rigorose misure di contenimento alla diffusione del virus, con conseguente forte limitazione alla circolazione delle persone e all’operatività delle aziende. In questo contesto Aeffe ha, sin da subito, implementato un piano di azioni volto a salvaguardare la sicurezza e la salute dei propri dipendenti e collaboratori, a sostenere i propri clienti e a proteggere la solidità del business sotto i profili economico e finanziario, preservando al contempo il potenziale di crescita dei propri brand nei principali mercati di riferimento e la loro capacità di cogliere le opportunità che si creeranno in questo sfidante scenario di mercato".

Il piano di rilancio prevede una serie di azioni che mirano alla "gestione accurata delle relazioni con i principali partner commerciali, soprattutto dell’area del Far East e al potenziamento delle attività digitali a sostegno del business online, con particolare riferimento al customer care, attraverso ricollocazione di risorse umane e tempo per lo sviluppo di tecnologie e strumenti in grado di soddisfare le esigenze dei clienti in un’ottica sempre più indirizzata alla personalizzazione della customer experience".

Sul fronte dei costi le attività sono concentrate sulla "richiesta di riduzione di affitti delle boutique e delle sedi, l’utilizzo di ammortizzatori sociali e periodi di ferie non ancora fruite per rendere più flessibile il costo del lavoro fino alla riapertura dei negozi e alla completa ripresa dei cicli produttivi, la richiesta, in tutti i paesi in cui opera il gruppo, di tutte le agevolazioni messe a disposizione".

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