Acqualagna punta sulla polvere di tartufo

La novità della Fiera Nazionale che si inaugura il 25 ottobre

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di Davide Eusebi

Emanuela Marini di Acqualagna tartufi tiene in mano assieme al sindaco di Acqualagna Luca Ligi (nella foto) un tartufo di mezzo chilo appena cavato dai boschi circostanti. Pare quasi che la terra si sia ribellata al Covid-19 e abbia deciso di partorire con un certo anticipo grandi esemplari, che solitamente maturano a novembre. Così Acqualagna è pronta ad aprire la sua fiera che quest’anno si annuncia particolarmente abbondante di tartufo bianco pregiato.

"Ci sono le premesse per una raccolta di grande qualità e quantità", annuncia il sindaco Ligi. I tartufi da qui partono per tutto il mondo: "Questo magnifico esemplare da mezzo chilo – racconta Emanuela Marini – lo abbiamo spedito a Honk Kong, in uno dei migliori ristoranti Tre stelle Michelin. Un mercato, questo, che tira ancora moltissimo, assieme a località quali Macao e New York che restano le piazze internazionali principali per la vendita del tartufo di Acqualagna anche in tempi di Covid-19". Acqualagna ha la sua borsa che quota il tartufo e vista la grande crisi i commercianti si sono presi l’impegno di calmierare i prezzi e di non superare i duemila euro al chilo: "In questo momento – spiega Emanuela Marini di Acqualagna tartufi – il bianco pregiato di Acqualagna oscilla tra i 1500 euro al chilo per le pezzature medie (da 15 a 30 grammi) e fino a 2000 euro per le più grandi". Tradotto: se qualcuno andrà ad Acqualagna alla fiera, rischia di portarsi a casa venti grammi per una tagliatella con soli trenta euro.

Senza considerare le novità: "La polvere di tartufo – spiega Emanuela Marini – che si mantiene più a lungo perché una volta aperta non dà problemi per la conservazione. Una soluzione sempre più richiesta dalle famiglie e da chi non ha troppo tempo per cucinare. E poi le ricette gourmet inscatolate che andranno nei negozi, dedicate a un pubblico di appassionati del tartufo che in questo caso si mangia con qualche decina di euro". Insomma tartufo popolare per battere il Covid-19, mantentendo la qualità altissima. Acqualagna può permetterselo perché resta il primo mercato mondiale del tartufo, con numeri assoluti: qui si concentrano i due terzi della produzione nazionale che, a seconda dell’annata, oscilla tra i 600 e i 700 quintali di tartufo destinati ai luoghi più diversi del mondo. Inoltre Acqualagna è la principale scuola di addestramento dei cani da tartufo: da qui esce il settanta per cento dei quattro zampe con fiuto da fuoriclasse operativi in Italia. "La metà della nostra popolazione – spiega il sindaco Ligi – che è di quattromila persone, ha il patentino di cercatore di tartufo e ognuno ha almeno un cane. Sono inoltre sedici i punti di ristoro in paese e sono dieci le aziende specializzate nel commercio e nella sua trasformazione. Otto punti vendita".

La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna è il più importante appuntamento dell’autunno. L’edizione 2020 si inaugura il 25 ottobre e prosegue nei giorni 31 ottobre, 1, 7, 8, 14, 15 novembre. La rassegna si aprirà con un nuovo format: "Il mercato dell’Oro della Terra – annuncia il sindaco – con i commercianti del tartufo bianco, il teatro dei sapori con i ristoranti per menù degustazione della cucina locale a base di tartufo bianco, il salotto da gustare con cooking show di chef stellati ma solo su prenotazione al 333.1116908. Un’edizione sicura al cento per cento e quindi nel rispetto delle normative di sicurezza sanitaria".

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