Sabato 20 Aprile 2024

Accessi facili, privacy e sicurezza La app Sclak trasforma lo smartphone in chiave digitale per aprire le serrature

Sclak unit

Sclak unit

Cosimo Firenzani

MILANO

CHIAVI digitali per gestire e controllare gli accessi attraverso un’applicazione mobile. È il sistema con il quale Sclak, società nata a Milano nel 2014 da Andrea Mastalli, Andrea Ferro e Daniele Poggi, si sta espandendo nei settori della ricettività, del facility management, del co-working, del fashion e retail in generale. Con una crescita costante ed esponenziale del fatturato (+50% nel 2017; +200% nel 2018), l’azienda genera già il 30% dei propri ricavi all’estero, con una particolare predilezione per il mercato spagnolo, mentre sta crescendo in Francia, Uk, Hong Kong e Australia. Sclak oggi ha oltre 5mila dispositivi già installati, 1,5 milioni di accessi effettuati, più di 9mila clienti privati possessori del sistema e oltre 25mila ospiti che l’hanno utilizzato.

IL SISTEMA IoT (internet of things) di Sclak consente, quindi, di gestire qualsiasi tipologia di accesso digitalizzando le chiavi di porte, cancelli, serrature di mobili, armadietti fino agli autoveicoli. Ma come funziona il sistema della società milanese? In poche parole, Sclak consente di integrare qualsiasi tipo di apertura e serratura elettrificata, attraverso un dispositivo elettronico, un’applicazione mobile e una piattaforma digitale, da cui è possibile gestire e controllare gli accessi. Le chiavi digitali, generabili tramite l’applicazione smartphone, possono essere inviate via e-mail o sms, sono personalizzabili e attivabili anche per periodi di tempo limitati (giorni e orari prestabiliti), possono essere revocate o sospese da remoto, con notifiche degli ingressi per tenere traccia dell’utilizzo.

L’IDEA di Sclak nasce dall’esigenza personale di avere uno strumento che, nell’epoca della sharing economy in cui si tende a condividere tutto, in primis i luoghi di lavoro, ci consentisse un accesso facile ai nostri uffici, garantendo al contempo privacy e sicurezza – racconta Andrea Mastalli, co-founder e Ceo di Sclak – Partendo da questo bisogno con Andrea Ferro e Daniele Poggi abbiamo progettato e realizzato un attuatore connesso al citofono e una applicazione che ci permetteva di aprire in modo facile la porta dell’edificio dove aveva sede la nostra società. Sclak nel giugno 2018 ha ricevuto un finanziamento da 3 milioni di euro da Vertis Sgr, società di gestione del risparmio indipendente attiva nel private equity e venture capital, attraverso il fondo Vertis Venture 2 Scaleup per sviluppare ulteriormente la piattaforma digitale di gestione e controllo degli accessi, consolidare il business internazionale e aprire a nuove partnership.

QUEST’ULTIMO canale di sviluppo è strategico per la società: nei primi 4 anni di attività l’impresa ha avviato collaborazioni nei settori della ricettività (SweetGuest, HomeatHotel), del facility management (Ceg Facility) ed uno strategico accordo con il colosso della sicurezza passiva Assa Abloy.

Nelle ultime settimane è arrivato l’accordo con Keesy, startup nata a Firenze nel 2017 che offre un servizio di self check-in e self check-out completamente automatizzato, disponibile h24 tutti i giorni, per tutte le attività ricettive extra- alberghiere: B&B, dimore storiche o private.

SCLAK, per fare un altro esempio, negli ultimi mesi del 2018 è stata scelta anche da Meroni, storica società con sede a Inverigo, in provincia di Como, che si occupa di produzione di serrature e sistemi di chiusura meccanici ed elettronici. Grazie alla collaborazione tra le due aziende è nato il brand Meroni Technology e diversi progetti di prodotto innovativi. L’obiettivo è aprire nuovi scenari di servizio ai clienti nell’ambito della sicurezza. Sono nati così due progetti che hanno coinvolto i settori di punta dell’azienda, il mobile e l’automotive.

 

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