A scuola di forza... relativa "Uomo e tecnologia alleati"

Al via la sesta settimana di Youfinance.it. Le nuove dispense

Con la pubblicazione di due dispense, scaricabili da www.youfinance.it, parte oggi (lunedì 9 marzo) la sesta settimana della seconda edizione del seguitissimo percorso formativo gratuito di finanza online Investi bene-YouFinance.it curato da QN Economia e Lavoro e Traderlink. Un percorso che si concluderà il 5 maggio all’Hotel Carlton di Bologna con il gran finale e l’interazione diretta con i relatori.

Seguendo un ricco calendario – quello dettagliato di questa settimana si trova nelle pagine seguenti –, fino a fine aprile è prevista la pubblicazione regolare online sul sito di YouFinance del materiale didattico e formativo, composto da dispense chiare e ben impaginate, anche stampabili, video didattici sui singoli argomenti e webinar in diretta dai mercati. "La forza relativa come strumento di gestione del rischio" è la dispensa curata da Giovanni Trombetta (nella foto a destra) e Guido Gennaccari.

Head of Research & Development in Gandalf Project, Ingegnere elettronico, sviluppatore di trading system, trader quantitativo e formatore, Trombetta nel 2012 ha ideato e fondato il progetto "G.A.N.D.A.L.F." (www.gandalfproject.com) all’interno del quale guida il gruppo di ricerca e sviluppo, specializzato nell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale al mondo della Finanza Quantitativa. La sua principale attività è quella di trader e progettista di trading system, materia sulla quale tiene corsi di formazione, coaching e consulenze a privati ed aziende. Ed è anche oggetto di manuali di successo compreso il suo nuovo libro (in prevendita e con uscita ufficiale il 10 aprile) edito da Hoepli su programmazione Python e analisi quantitativa: "Strategie di Trading con Python".

Ma che cos’è la forza relativa? Innanzitutto, come spiega anche nella dispensa, si tratta, sottolinea Trombetta "di un valido ausilio che può essere sfruttato per comporre portafogli di medio periodo o per impostare un’operatività a rischio controllato su panieri di azioni a partire dalle prime fasi di contrattazione giornaliera". L’anno scorso, ricorda Trombetta, il contributo al percorso formativo di Investi Bene-YouFinance.it aveva riguardato il passaggio dal trading discrezionale a quello sistematico con l’ausilio di semplici metriche calcolate in Excel. Con questa nuova dispensa si riparte "da dove ci eravamo lasciati" cominciando con la spiegazione di come si misura la forza relativa di un titolo, un indice, un paniere, una commodity con un semplice foglio di Excel (o un qualsiasi programma di analisi tecnica come Visual Trader) a cui fa seguito l’approfondimento su uno screener intraday.

La forza relativa è un rapporto o una differenza tra due serie storiche. Ogni titolo, spiega Trombetta, in generale si muoverà in modo indipendente da tutti gli altri, in alcuni momenti asseconderà una tendenza media, altre volte si troverà addirittura in controtendenza. Proprio dall’osservazione di queste dinamiche "arriva la necessità di creare un indicatore che ci dica con esattezza cosa accade a uno strumento finanziario, non in assoluto, ma in rapporto a un secondo strumento o a un intero paniere". Questa informazione consente di costruire strategie di investimento (scegliendo per esempio i titoli più forti o ruotando i settori sempre in virtù dell’analisi della loro forza) o addirittura di trading basate sulle tendenze di forza o di debolezza giornaliere. Del resto se due più due fa quattro, i numeri forniscono certezze che però sono opinabili nel contesto in cui si trovano. Il valore quattro, se appartenente a un insieme di altri numeri, cosa rappresenta? Una media, una moda, una mediana del campione o – si chiede Trombetta – un valore sequenziale di una serie di dati giornalieri, mensili, annui? Come i politici leggono a proprio piacimento i risultati elettorali, un trader può analizzare la propria "equity line" disastrosa e trovare comunque qualcosa di positivo.

Tutto è relativo, anche i numeri. In finanza, conclude Trombetta, ci sono elementi oggettivi registrati dal mercato come prezzi, volumi, tempi, indicatori e oscillatori. Ed elementi soggettivi umani: quali prezzi, quali volumi, quale time frame? Il compromesso è la soluzione migliore: l’uomo che utilizza la tecnologia per generare un’operatività il più possibile meccanizzata e filtrata a supporto degli input operativi discrezionali. E questo vale anche al tempo del coronavirus e di mercati turbolenti dove l’analisi della forza relativa non serve a prevedere l’andamento dei listini, ma a cogliere le opportunità, ridurre il rischio o non operare aspettando la fine del contagio.

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