Bruxelles, 16 marzo 2013 - Eurozona e Fondo Monetario Internazionale hanno trovato un accordo questa mattina su un piano di salvataggio di massimo 10 miliardi di euro per Cipro, che diventa così il quinto Paese dell’eurozona a beneficiare di un programma di aiuti internazionali.

L’ammontare degli aiuti dovrà essere “di dieci miliardi di euro al massimo”, ha indicato una fonte diplomatica, ben al di sotto dei 17,5 miliardi di euro evocati da Nicosia. Una somma decisamente inferiore per i centinaia di miliardi versati per la Grecia e alle decine di miliardi versati per il Portogallo, l’Irlanda e il settore bancario spagnolo.

L’intervento dell’Fmi dovrebbe aggirarsi intorno al miliardo di euro, ha indicato la stessa fonte al termine di una riunione di quasi dieci ore tra i ministri delle Finanze dell’eurozona, la direttrice generale dell’Fmi, Christine Lagarde, e il presidente della Banca Centrale Europea (Bce), Mario Draghi.

Il programma di assistenza finanziaria comprende un’imposta eccezionale che può arrivare fino al 9,9 per cento sui depositi bancari nelle banche cipriote, oltre che una trattenuta alla fonte sugli interessi di questi depositi.

Il prelievo sui depositi bancari previsto nel quadro del piano di aiuti a Cipro frutterà quasi 6 miliardi di euro, 5,8 per la precisione. Lo ha indicato il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem.

“Il guadagno stimato del prelievo è di 5,8 miliardi di euro”, ha detto Dijsselbloem durante una conferenza stampa al termine di dieci ore di riunione.

Il prelievo eccezionale sui depositi bancari sarà del 6,75 per cento sui depositi inferiori a 100mila euro e del 9,9 per cento su quelli superiori a questo tetto. Questo prelievo corrisponde “a un allargamento dell’imponibile fiscale”, ha detto Joerg Asmussen, esponente del direttorio della Banca centrale europea (Bce).

MINISTRO DI CIPRO: EVITATI TAGLI A SALARI E PENSIONI - Il ministro delle Finanze di Cipro, Michalis Sarris, ha difeso il piano previsto in cambio del salvataggio del suo Paese, affermando che “evita tagli ai salari e alle pensioni”.

Questo programma deciso da eurozona e Fondo Monetario Internazionale prevede un aiuto internazionale di dieci miliardi di euro al massimo e una tassa eccezionale su tutti i depositi nelle banche cipriote, sul capitale e sugli interessi. Imposta che frutterà 5,8 miliardi di euro. Sarris ha chiarito che in cambio di questi prelievi, i correntisti riceveranno azioni delle loro banche. La compensazione avverrà “al 100%”, ha assicurato.

“Paragonata ad altre soluzioni, è la meno costosa” per i ciprioti, ha sottolineato. “Sono stati evitati tagli a salari e pensioni”. Il ministro si è inoltre rallegrato che si sia “evitata una tassa sulle transizioni finanziarie, che sarebbe stata catastrofica”. Ha precisato che il parlamento di Cipro voterà domani sull’introduzione della tassa, che sarà prelevata martedì.