Roma, 5 dicembre 2011  - La manovra salva-Italia peserà sulle famiglie con un importo medio pari a 635 euro. Il calcolo è della Cgia di Mestre che stima l'importo complessivo della manovra a 30 miliardi lordi, di cui 16 miliardi andranno a impattare direttamente sui 25 milioni di nuclei familiari italiani. Ma il conto, aggiunge la Cgia, è destinato a salire: se si sommano gli effetti delle manovre economiche varate dal governo Berlusconi, infatti, l'importo complessivo che graverà sui bilanci familiari, raggiungerà, nel quadriennio 2011-2014, i 6.400 euro.

"Complessivamente - spiega il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi - queste tre manovre avranno un effetto complessivo nel quadriennio 2011-2014 pari a 161,1 miliardi di euro. Una vera e propria stangata che, probabilmente, riuscirà a far quadrare i conti ma rischia di mettere in ginocchio l'economia del Paese".

Inoltre, con il blocco della rivalutazione delle pensioni con un importo superiore a due volte il minimo, gli assegni da 1.000 euro perderanno circa 20 euro al mese per un totale annuo di 248 euro. La Cgia di Mestre lo ha calcolato sulla base del valore netto della pensioni, di un tasso di inflazione per il 2012 al 2,7% e dell’ipotesi che il blocco sia totale oltre i 935 euro e non solo sulla parte della pensione che eccede questa cifra.

Così una pensione annua di 13.000 euro (1.000 al mese) diventa una volta detratte le tasse pari a 11.390 euro e perde con il blocco 248 euro in un anno. Una pensione di 26.000 euro annui (20.490 netti) perde 476 euro in un anno (poco meno di 40 al mese), mentre una pensione di 39.000 euro all’anno (28.362 dopo le tasse) perde 566 euro all’anno (meno di 50 euro al mese).