Giovedì 18 Aprile 2024

Vino in gravidanza: tutto quello che devi sapere

È vero che durante i 9 mesi bisogna rinunciare completamente agli alcolici e al vino?

Vino in gravidanza: tutto quello che devi sapere

Vino in gravidanza: tutto quello che devi sapere

Sono soprattutto i primi 100 giorni, durante i 9 mesi totali (circa) di una gravidanza, i più importanti, nei quali è fondamentale curare con particolare attenzione l'alimentazione

Per questo, l’alcol, nella dieta di una donna incinta, deve essere eliminato del tutto. Questa sostanza, infatti, può essere paragonata a un vero e proprio farmaco dal momento che in tutte le persone innesca una serie di meccanismi che modificano il corretto funzionamento dell’organismo: altera la pressione sanguigna, interagisce con il sistema renale, incide sul tono dell’umore.

Alcol in gravidanza

L’alcol è una sostanza psicoattiva capace di produrre dipendenza e capace di interferire con l’assorbimento dei nutrienti, compromettendo la qualità e la quantità di apporto di sostanze necessarie all’organismo nei soggetti che lo assumono e, in particolare, alla mamma e al feto. 

L’alcol è un teratogeno noto ormai da anni, e se assunto in gravidanza è in grado di causare anomalie anatomiche e funzionali nel prodotto del concepimento (embrione e feto), che saranno poi rilevate nel neonato o nelle epoche successive (prima infanzia ed età scolare), a seconda della gravità delle manifestazioni e a seconda che si determinino come segni anatomici (malformazione degli organi) o funzionali (danno agli apparati).

Rischi vino feto

Il vero pericolo, dunque, sta nel fatto che, ogni volta che la mamma beve, lo fa anche il bambino. L’alcol attraversa facilmente la placenta e, di conseguenza, arriva direttamente al feto. Il problema è che, al contrario di un adulto, il piccolo non possiede gli enzimi che gli consentono di metabolizzare questa sostanza e di ridurre, quindi, la sua capacità tossica.

Esistono molti studi che dimostrano come l'assunzione di alcol in gravidanza possa provocare l'insorgenza di varie patologie neonatali. Si tratta di disturbi di diversa natura, che vengono riuniti con il termine FAS o sindrome feto-alcolica, (Fetal Alcohol Syndrome).

Sindrome Feto Alcolica

La sindrome feto-alcolica (Fetal Alcohol Syndrome-FAS) è la più grave disabilità permanente che si manifesta nel feto esposto, durante la vita intrauterina, all’alcol consumato dalla madre durante la gravidanza.

Oltre alla FAS, che è la manifestazione più grave del danno causato dall’alcol al feto, si possono verificare una varietà di anomalie strutturali (anomalie cranio facciali, rallentamento della crescita, ecc.) e disturbi dello sviluppo neurologico che comportano disabilità comportamentali e neuro-cognitive, queste alterazioni si possono presentare con modalità diverse tali da comportare un ampio spettro di disordini che vengono ricompresi nel termine FASD (Fetal Alcohol Spectrum Disorder-FASD).

L’alcol ingerito dalla madre giunge dopo pochi minuti nel sangue del feto, ma il feto non può metabolizzare l’alcol perché è privo degli enzimi adatti a questo compito, di conseguenza l’alcol ed i suoi metaboliti si accumulano nel suo sistema nervoso e in altri organi danneggiandoli. Pertanto il consiglio dei professionisti della salute è di astenersi dal bere durante la gravidanza. 

Uno studio italo-spagnolo ha indagato la consapevolezza di neonatologi e pediatri circa la pericolosità dell’alcol in gravidanza e ha appurato che, sebbene oltre il 60% dei professionisti italiani e circa l’80% di quelli spagnoli si siano definiti consapevoli al riguardo, circa la metà dei primi e il 40% dei secondi hanno ammesso di aver permesso alle donne in gravidanza un bicchiere di vino o di birra in alcune occasioni.