Mercoledì 24 Aprile 2024

Quando e dove è nato il vino

Il vino è un prodotto dalle origini antichissime che si perde nella notte dei tempi tra miti e leggende.

Quando è nato il vino

Quando è nato il vino

Le origini dell’invenzione del vino sono talmente antiche da affondare nella leggenda, che spesso si abbina anche al mito e alla religione. Ad esempio, alcune tradizioni fanno risalire l’origine della vite ad Adamo ed Eva, spiegando come il “frutto proibito” del giardino dell’Eden fosse proprio l’uva e non la mela del peccato.

Proprio la Bibbia nella Genesi racconta la scoperta del processo di lavorazione del vino da parte di Noè che, dopo il Diluvio Universale, decise di piantare una vigna con la quale scoprì in seguito il vino.

Origine coltivazione vite

La nascita della vite, intesa come pianta da frutto risale a milioni di anni fa.  La vite, appartenente al genere Vitis e comprendente oltre 40 specie, è considerata una delle più antiche piante della terra.

La vite selvatica, come quella vinifera, è ormai certo fosse diffusa nel Mediterraneo già prima della comparsa dell'uomo sulla terra. Si trovano tracce della sua esistenza in Alaska, Islanda, Groenlandia, Giappone, Cina, America, oltre che in Europa. Indicativamente l'uomo inizia a coltivare la vite circa 8000 anni fa nell'area della Mesopotamia (attuale Georgia). 

Invenzione vino

Probabilmente, l’invenzione del vino è stata fortuita

Nonostante la più antica giara di vino mai rinvenuta abbia circa settemila anni (risale al 5100 a.C.) e sia stata scoperta nel villaggio neolitico di Hajji Firuz Tepe, nella parte settentrionale dell’Iran, gli specialisti sono più propensi a pensare che il vino sia stato prodotto per la prima volta tra 9 e 10000 anni fa nella zona del Caucaso. 

Agli antichi Egizi, allora, non si deve tanto l’invenzione del vino, quanto il definitivo sviluppo delle coltivazioni e di conseguenza la produzione della nostra amata bevanda.

Storia vino

Quando si parla della storia del vino e di come sia nata la sua cultura nelle nazioni del mondo, si deve considerare che la conoscenza del trattamento dell’uva nasce lontana nel tempo addirittura dai Sumeri, dal Caucaso e dall’Asia minore: i primi tipi di vite da uva sembra discendano da piante risalenti a circa 50 milioni di anni fa, ma l’attuale tipo di vite da vino (vitis vinifera) si può ritrovare intorno al 5000 a.C..

L’antica origine del vino trova spiegazione in tre caratteristiche fondamentali di questa bevanda:

- La varietà del sapore (che cambia in base al tipo di vite, alla zona e al clima)

- La possibilità di invecchiare secondo le modalità di conservazione

- La possibilità di trasportare i contenitori senza alterare la qualità del contenuto. 

Per questo, già 10.000 anni fa il vino iniziò a diffondersi nel bacino del Mediterraneo, per poi estendersi in tutte le zone del mondo a clima temperato; nel Nuovo Mondo, invece, la vite fu portata dai colonizzatori, dapprima in Messico, e poi, nel Seicento, negli Stati orientali degli Usa e da qui in California.

Nell’antichità il vino era considerato non tanto un prodotto “particolare”, da differenziare secondo i vitigni, quanto un punto di partenza per ogni tipo di bevanda, composto anche da acqua, miele, pece, resine e ogni altro tipo di aroma.

In particolare, a causa delle tecniche di vinificazione e conservazione (che prevedevano soprattutto la bollitura), il vino degli antichi Romani era una sostanza sciropposa, molto dolce e molto alcolica, da cui la necessità di “allungarlo” con acqua e aggiungere miele e spezie per ottenere un sapore più gradevole.

Diverse invece erano le culture dei popoli celtici, che producevano vini leggeri e dissetanti e li conservavano in botti di legno invece che nelle giare. La procedura di profumare i vini, soprattutto coi fiori o con spezie, ha poi contraddistinto l’arte enologica sino alla fine del Medioevo.