Modena, 29 settembre 2020 - Un unico consorzio da 170 milioni di bottiglie, di cui 42 milioni Doc, rappresentativo di otto denominazioni del Modenese e del Reggiano, la culla del Lambrusco.
Una svolta storica, quella votata ieri dalle assemblee del Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena, del Consorzio per la Tutela e la Promozione dei Vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa e del Consorzio di Tutela Vini del Reno Doc, che saranno incorporate nel neonato Consorzio Tutela Lambrusco, che diventerà operativo dal primo gennaio 2021. Una svolta storica perché supera i campanilismi permettendo di mettere insieme risorse significative, per promuovere un prodotto e un brand unico come il Lambrusco, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. "Abbiamo un grande lavoro da pianificare per valorizzare l’immagine di uno dei vini più rappresentativi d’Italia - spiega Claudio Biondi, presidente del Consorzio di Tutela del Lambrusco di Modena -. Il nuovo consorzio consente a un distretto che ha numeri importanti di poter decidere insieme le strategie di comunicazione e condividere progetti di promozione internazionale, pur lasciando l’assoluta indipendenza decisionale delle singole denominazioni”.